La Repubblica Ceca non è favorevole al divieto delle auto a combustione entro il 2035
Il paese sosterrà comunque la diffusione dei veicoli elettrici creando l'infrastruttura necessaria
La Repubblica Ceca non è favorevole alla proposta dell’Europa di vietare la vendita di nuove auto a benzina e diesel entro il 2035. Di recente abbiamo visto diversi paesi annunciare la volontà di mettere fine alla vendita di nuove vetture con motori a combustione interna entro il 2030 o il 2035 (vedi New York e California).
Tuttavia, sembra che lo Stato dell’Europa centrale non sia molto d’accordo con questa cosa. Il Primo Ministro cieco Andrej Babis ha rivelato di essere contrario a questo piano annunciato dall’Unione Europea.
“Non saremo d’accordo con il divieto di vendere auto con motori a combustione interna. Non è possibile. Non possiamo dettare qui ciò che i fanatici del green hanno detto al Parlamento europeo”, ha detto Babis.
La proposta avanzata dall’UE sarà una proirità del paese
La Repubblica Ceca assumerà la presidenza di turno del Consiglio dell’Unione Europea nella seconda metà del 2022 e, secondo Babis, la proposta di divieto delle auto nuove auto a benzina e diesel sarà una priorità.
Egli aggiunto che il paese sosterrà l’introduzione dell’infrastruttura necessaria per supportare al meglio la diffusione dei veicoli elettrici, ma non sovvenzionerà la loro produzione, secondo quanto riportato da Auto News.
Nonostante sia un paese relativamente piccolo, con poco più di 10 milioni di abitanti, ha il 16º PIL più alto tra le nazioni europee ed è una delle principali produttrici di auto al mondo su base pro capite. Ci sono brand automobilistici, come Skoda, Toyota e Hyundai, che hanno degli stabilimenti produttivi proprio nella nazione.
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