Autostrade, l’AD Tomasi si difende: “Vecchia dirigenza azzerata e spese di manutenzione raddoppiate”
Netta presa di distanza dalla gestione Castellucci
Dopo l’indagine della Guardia di Finanza che ha portato all’arresto di Giovanni Castellucci, ex amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, e di altri manager della società, arriva la forte e netta presa di distanza da parte di Roberto Tomasi, attuale AD di Autostrade.
Rimossi tutti i precedenti vertici
Tomasi, dalle pagine del “Corriere della Sera”, spiega che sono stati rimossi tutti i manager della prima linea di Aspi e che i suoi rapporti con l’ex AD Castellucci si sono interrotti del tutto da oltre un anno, da settembre 2019, quando l’ex numero uno di Aspi lasciò l’azienda. Prendendo le distanze dei vecchi vertici, Tomasi afferma: “Noi siamo tranquilli per la trasparenza delle azioni che abbiamo messo in campo”, rassicurando che i due dipendenti che lavorano ancora in Autostrade e che sono destinatari delle misure interdittive sono stati “immediatamente sospesi”.
Spese in aumento per la manutenzione
A ulteriore difesa del suo operato, l’attuale ad di Autostrade elenca le misure messe in campo e annuncio il raddoppio degli investimenti in manutenzione: “Nel 2019 abbiamo speso 400 milioni in attività di manutenzione, nel 2020 arriveremo a un consuntivo di 650 milioni più che raddoppiando il valore di spese della gestione precedente. Nel 2021 ne spenderemo 600 conservando gli standard di manutenzione definiti insieme al Mit”.
Rassicurazioni sulla sicurezza
Sempre sul cambio di rotta effettuato sotto la sua gestione, Tomasi spiega: “Da fine 2019 è scattato il piano sicurezza”. Sugli interventi per la messa in sicurezza: “Il piano generale di controlli su tutta la rete permette oggi di escludere rischi. Le barriere sono state completamente messe in sicurezza tra fine 2019 e gennaio 2020. È stato avviato il piano di sostituzione, vale 170 milioni di euro già stanziati dal Consiglio di amministrazione lo scorso aprile”. Un piano, ribadisce l’ad, “a esclusivo carico di Aspi, che non peserà sui pedaggi”.
Nuovi meccanismi di controllo, monitoraggio e ispezioni
Parlando della questione dividendi e soci, che sono gli stessi della gestione Castellucci, Tomasi chiarisce: “Dalle intercettazioni si evince come l’approccio della nuova gestione sulla cura della rete sia rigoroso. Abbiamo rivoluzionato i sistemi di controllo, monitoraggio e manutenzione di ponti, viadotti e gallerie. Abbiamo raddoppiato le spese di manutenzione”.
Novità importanti anche sul fronte delle ispezioni con l’inserimento di “assessor esterni” e il coinvolgimento dei “principali istituti universitari per una collaborazione fattiva con la nostra società di ingegneria Tecne, che si occuperà di progettazione e direzione dei lavori”.
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