Salone di Detroit 2014, il fallimento della città non avrà ripercussioni sul NAIAS
Rassicurazioni da parte del direttore esecutivo del motor show

Il fallimento dell’amministrazione pubblica della città di Detroit è un evento destinato a fare storia. Certo, prima o poi la città dovrà uscire dalla situazione, dato che contrariamente alle aziende, una metropoli non può certo essere rasa al suolo in quanto fallita. Detto questo si prospettano davvero tempi duri per i cittadini e le aziende, soprattutto automobilistiche, che nella città del Michigan hanno la loro sede. Gli appassionati di quattro ruote, tra l’altro, non potranno fare a meno di chiedersi se il Salone di Detroit 2014 sarà influenzato da questo immenso crack.
A questo proposito si è espresso Rod Alberts, Direttore Esecutivo del NAIAS (North American International Auto Show), che prima ha affermato che la decisione di presentare istanza di fallimento da parte della città è stata una “buona decisione” alla luce della situazione della metropoli. Questo, però, non avrà assolutamente alcun impatto sulla prossima edizione del Salone, anche perché questo rappresenterebbe una fonte di reddito incredibile per la regione meridionale del Michigan, quantificabile in circa 350 milioni di dollari.
«La decisione dell’amministrazione di appellarsi al Capitolo 9 della legislatura era stata anticipata già da qualche tempo – ha dichiarato Alberts – e non avrà alcun effetto sul NAIAS. La bancarotta è stata una buona decisione, alla luce dello stato degli affari in città nell’ultimo decennio e darà a Detroit l’opportunità di ricominciare, sollevando la città da una serie di debolezze e dando l’opportunità di ripartire da zero. Questa era l’unica motivazione. L’amministrazione del sindaco Dave Bing e del governatore Rick Snyder era quella giusta e aiuterà la città a girare l’angolo. Nonostante ciò che pensa la gente, è stata una mossa ponderata e positiva. Il Cobo Center, comunque, è indipendente dalla città ed è gestito e operato dall’autorità regionale, così che il centro non abbia bisogno di nessun finanziamento dalla città. Il NAIAS è a sua volta un’organizzazione indipendente e non sarà influenzato. Lavoriamo in collaborazione con tutte le municipalità della zona, inclusa Detroit, e continueremo a farlo.»
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