Sciopero benzinai: forse il 7 febbraio le date, ma intanto c’è confusione

La neve e il blocco dei tir potrebbero anticipare o posticipare la protesta

Le situazioni climatiche difficili e le proteste sul decreto sulle liberalizzazioni stanno creando difficoltà anche agli scioperanti, che forse martedì annunceranno le date ufficiali, le quali però potrebbero anche slittare
Sciopero benzinai: forse il 7 febbraio le date, ma intanto c’è confusione

La situazione dei distributori di benzina in Italia non accenna a migliorare. Le minacce di sciopero che sono state sollevate nelle scorse settimane potrebbero trovare la loro attuazione nel corso della prossima settimana. Martedì 7, infatti, dovrebbero essere annunciati i giorni precisi in cui i gestori incroceranno le braccia. A seconda della sigla sindacale di appartenenza, potrebbero essere 7 o 10 i giorni di stop, presumibilmente divisi in più parti per non contravvenire alle disposizioni di legge.

Intanto, però, il maltempo e lo sciopero degli autotrasportatori sta creando già parecchie difficoltà, che a seconda delle zone d’Italia potrebbe anticipare o posticipare l’inizio della protesta. Il motivo è presto detto: le abbondanti nevicate che hanno colpito quasi tutta Italia hanno ovviamente rallentato il ritmo delle autocisterne che ancora stanno provvedendo ai rifornimenti dei distributori. Basterebbe questo a creare difficoltà, ma c’è anche dell’altro. Il blocco del Movimento dei Forconi in Sicilia, tra l’altro, potrebbe arginare anche quei pochi rifornimenti che sono arrivati negli scorsi giorni. A questo punto per i gestori la faccenda si fa seria. È abitudine, infatti, effettuare grossi rifornimenti di carburante nei giorni immediatamente precedenti ad ogni sciopero. In questo modo sarebbe possibile sia gestire le grandi code che puntualmente si formano davanti ai distributori prima dei “giorni di tempesta”, sia avere un piccolo tetto economico per poter sopravvivere senza grossi danni ai mancati guadagni delle giornate di protesta. Se questi rifornimenti non dovessero arrivare, esiste la possibilità che i giorni di sciopero vengano spostati nel futuro.

Si prospetta ancora una volta un mese difficile sul fronte della viabilità. Come se le proteste contro il decreto sulle liberalizzazioni non fossero ancora abbastanza, ora ci si è messo anche il clima. Speriamo si possa giungere presto ad un accordo che possa rimettere sui giusti binari la vita di tutti, autotrasportatori e gestori compresi.

Foto: Flickr

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3 commenti

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  • SALVO IL BISONTE ha detto:

    salve lo sciopero si deve fare ma non creare disagi. si deve fare una cosa sola, sia il movimento dei tir, sia tutti gli altri, restare fermi senza creare nessun blocco. restiamo tutti a casa vediamo se i signori politici si scomodano dalle sue poltrone e si danno una mossa a creare un’italia vera piena di lavoro,e meno tasse. ma non di chiacchiere bla bla ble bli blobloooooo!!!!!!!!!!!!!la sicilia e una terra triste senza lavoro con disagi burocratici vogliamo lavoro.

  • peter ha detto:

    gli scioperi fatti così non servono a nulla, scioperi programmati e leggi che li limitano, è tutta una presa in giro. gli scioperi devono essere improvvisi e molto lunghi solo così gli incominciano a tremare le chiappe ai politici. e vero ci smeniamo anche noi, ma è un sacrificio da fare per una buona causa. che senso ha sapere quando avverrà lo sciopero ? e sapere quanto dura ? tanto vale fare una protesta scritta e non rompere i c……ni.

  • tosi margherita ha detto:

    i benzinai che si vogliono creare un tetto economico per i giorni in cui faranno sciopero , mi spiegate percheè fanno sciopero, così è solo una prese in giro

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