Sistema Tutor sulle autostrade: un video ne spiega il meccanismo

Interessante contributo dalla Polizia di Stato

Sistema Tutor – Tramite il proprio canale, la Polizia di Stato ha illustrato l'architettura e il modo di operare del noto sistema che monitora le velocità su diversi tratti autostradali italiani
Sistema Tutor sulle autostrade: un video ne spiega il meccanismo

Sulle autostrade campeggia a tratti, sia indicato dai tabelloni luminosi che sormontano le carreggiate, sia tramite cartelli visibili immediatamente sotto, la segnalazione del sistema Tutor attivo. Un guardiano silenzioso, composto da più occhi, da una raffinata tecnologia di rilevamento, che sorveglia la circolazione su buona parte delle arterie autostradali dal lontano 2004, crescendo in modo sempre più ramificato e infaticabile. Un sistema che puntualmente, durante il periodo dei grossi esodi estivi, ripropone l’enigmatico dubbio su come comportarsi. Per questo ritorna sempre attuale un video diffuso dalla Polizia di Stato già nel lontano 2011, che illustra il suo funzionamento.

È bene ricordare che il sistema rileva la velocità media del tratto monitorato, quindi non ha alcuna importanza rallentare improvvisamente in prossimità di una postazione, rischiando di essere pericolosamente tamponati o, peggio, causare un grave incidente a catena. Il sistema identifica la targa e si basa su quel dato per accertare il superamento o meno del limite in base al passaggio del mezzo e al calcolo della velocità media mostrata dal veicolo. Funziona sia di notte, sia in condizioni di scarsa visibilità dipesa da forti acquazzoni o nebbia. Le telecamere dispongono di ottiche ad altissima risoluzione. Le targhe dei veicoli non interessati da alcuna sanzione, presenti all’interno di un margine di tolleranza del 5%, sono subito eliminate dal sistema. Questo segnala semplicemente quelle delle vetture che hanno violato il limite, anche chi tenta di trovare una scappatoia sfruttato ad esempio una corsia d’emergenza, manovra anch’essa che viola il codice della strada, dato che le telecamere captano i passaggi sull’intera ampiezza della carreggiata, nessuna corsia esclusa.

Il sistema è composto da rilevatori a spire, come segnalato nella ricostruzione grafica dell’impianto. Si tratta di spire induttive a quattro canali, due destinate alle auto e altrettante alle moto. La classificazione poi avviene per differenti categorie di mezzo.
Il punto focale del sistema sono le telecamere, ad alta risoluzione ed elevata sensibilità al movimento. Sono collegati a un’unità di elaborazione presente in prossimità, quindi “locale”, dedita alla registrazione, al riconoscimento delle targhe di coloro che hanno eventualmente oltrepassato il limite e infranto il codice stradale, trasmettendo poi le informazioni a un “server centrale”.

Video: poliziadistato

Rate this post
Motorionline.com è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News, se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
Leggi altri articoli in Auto

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati

Array
(
)