Stellantis evita una sanzione da 30 milioni grazie alla Corte di Giustizia Europea
La Corte di Giustizia Europea ha annullato la sentenza del tribunale che aveva imposto a FCA di pagare 30 milioni
Fiat Chrysler Automobiles, che adesso fa parte del gruppo Stellantis, è riuscita a evitare di dover pagare 30 milioni di euro in tasse arretrate al Lussemburgo come aveva chiesto la Commissione Europea. Il braccio esecutivo dell’UE e regolatore antitrust, aveva stabilito nel 2015 che un ruling fiscale lussemburghese del 2012 favoriva le società in Europa ed era incompatibile con le norme sugli aiuti di Stato nell’Unione Europea.
Stellantis non dovrà più pagare 30 milioni di euro di tasse arretrate
Un tribunale europeo si è pronunciato a favore della commissione nel 2019, ordinando alla casa automobilistica di restituire l’agevolazione fiscale. A quel punto Fiat Chrysler aveva chiesto alla Corte di Giustizia Europea di annullare quella sentenza. Oggi finalmente è arrivata la decisione che è favorevole al gruppo Stellantis che dunque non dovrà più pagare quella somma.
La Corte di giustizia dell’UE ha affermato martedì che la commissione non ha tenuto conto delle leggi fiscali tipiche del Lussemburgo quando ha stabilito se la casa automobilistica ha ottenuto un vantaggio fiscale e che il Tribunale dell’UE “ha commesso un errore di diritto” tre anni fa. La commissaria europea per la concorrenza Margrethe Vestager ha twittato che la sentenza di martedì è stata una “grande sconfitta per l’equità fiscale”.
Un portavoce di Stellantis ha dichiarato che il gruppo automobilistico “è contento che la Corte di giustizia abbia confermato la nostra opinione secondo cui la Commissione ha sbagliato a considerare il nostro ruling fiscale un aiuto di Stato illegale”.
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