Stellantis, il CEO Filosa incontrerà i sindacati il 20 ottobre a Torino
Accolta la richiesta avanzata dalle organizzazioni dei rappresentanti dei lavoratori
Si terrà il 20 ottobre a Torino l’incontro tra l’amministratore delegato di Stellantis Antonio Filosa e i sindacati. A darne conferma è il responsabile delle risorse umane del Gruppo automobilistico, Giuseppe Manca.
L’incontro con il CEO di Stellantis era stato chiesto da tempo da parte dei sindacati per affrontare una serie di questioni impellenti come hanno sottolineato Rocco Palombella, segretario generale della Uilm, e Gianluca Ficco, segretario nazionale e responsabile del settore automotive delllo stesso sindacato: “Stellantis ha accettato la nostra richiesta di incontro con l’amministratore delegato Filosa: il 20 ottobre sarà un’occasione importante per esporre il punto di vista e le legittime richieste dei lavoratori italiani che rappresentiamo”.
Le istanze dei lavoratori
“Come Uilm – hanno aggiunto – chiederemo di completare l’assegnazione di modelli ibridi a tutti gli stabilimenti italiani, a cominciare da Cassino, che prevede ancora secondo il vecchio piano industriale esclusivamente l’allocazione di vetture full electric del tutto incapaci di saturare lo stabilimento. Inoltre chiediamo motori adeguati per tutte le vetture che sono in procinto di essere lanciate, in particolare a Melfi e a Mirafiori. In tal modo riusciremmo contemporaneamente a rilanciare la produzione di motori in Italia, a Termoli, e a garantire una buona penetrazione di mercato ai nuovi modelli. Inoltre per Pomigliano ci aspettiamo un chiarimento sui tempi e le modalità di lancio della futura piattaforma small, per Atessa chiederemo certezze sul futuro dei veicoli commerciali e per Modena un rilancio di Maserati”.
“Crediamo infine – concludono Palombella e Ficco – che sia da portare avanti, insieme da istituzioni, imprese e sindacati, una battaglia in sede europea per cancellare le famigerate multe che oggi penalizzano in modo incomprensibile le nostre case automobilistiche. Occorre una correzione drastica da parte della Ue prima che sia troppo tardi, prima che l’industria dell’auto e dei veicoli commerciali venga messa definitivamente a repentaglio”.
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