Stellantis partecipa ad un test sul 5G
Il gruppo automobilistico sperimenta la rete 5G per aumentare la sicurezza in strada
Stellantis ha annunciato nelle scorse ore di aver partecipato ad un test condotto dalla 5G Automotive Association (5GAA) a Blacksburg in Virginia. Si è trattato di un test per le tecnologie delle auto connesse mediante utilizzo della rete 5G. “Rendere le strade più sicure per conducenti e pedoni è l’obiettivo finale dello sviluppo di queste tecnologie di nuova generazione,” ha dichiarato Ned Curic, Chief Technology Officer di Stellantis.
Stellantis testa in Virginia nuove tecnologie di sicurezza che utilizzano la rete 5G
Il veicolo utilizzato per questi test da Stellantis è stato Jeep Wrangler 4xe, considerato il veicolo ideale per testare le nuove tecnologie vehicle-to-everything (V2X). Ricordiamo che iniziative di questo tipo non sono insolite per il gruppo automobilistico nato dalla fusione di Fiat Chrysler Automobiles e PSA. Infatti test simili sono stati effettuati anche a Torino in passato.
Del resto la comunicazione wireless ad alta velocità è un elemento chiave per il futuro delle auto connesse e quindi si tratta di sviluppare una tecnologia che sarà fondamentale già a partire dai prossimi anni. In pratica le nuove tecnologie che sfruttano la rete 5G e che sono state provate nella Jeep Wrangler 4xe comunicano alla rete circostante la propria posizione per avvertire i pedoni e gli altri veicoli, oltre a ricevere segnalazioni tramite la rete cellulare.
Questo sistema utilizza telecamere e sensori per raccogliere dati all’esterno del veicolo aggiungendoli a ciò che la vettura è in grado di vedere già di suo. Con una connessione cellulare 5G ad alta velocità e la tecnologia MEC, il sistema può prendere decisioni velocemente nel punto in cui i dati vengono raccolti. In questa maniera aumenta di molto la sicurezza non solo per le persone a bordo ma anche per i pedoni e le altre vetture presenti in strada.
Stellantis non è l’unico partner di 5G Automotive Association. Infatti al progetto hanno preso parte anche Intel, Verizon, American Tower, CapGemini, Telus, Harman, Virginia Tech Transportation Institute e il Virginia Department of Transportation.
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