Stop auto benzina e diesel dal 2035, Salvini: “Un suicidio economico e sociale per l’Europa, un favore alla Cina”

Il vicepremier: "Non vorrei che, dopo il Qatargate, emerga a Bruxelles un Chinagate"

Stop auto benzina e diesel dal 2035, Salvini: “Un suicidio economico e sociale per l’Europa, un favore alla Cina”

Lo stop alla vendita di auto a benzina e diesel entro il 2035 è tra le preoccupazioni di tanti attori dell’industria e della filiera automobilistica europea. Una preoccupazione, per gli effetti che tale scelta potrebbe provocare sul settore automotive del Vecchio Continente, condivisa anche dal vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini che in più occasioni ha ribadito la sua contrarietà al bando delle endotermiche fissato al 2035, una decisione che il leader della Lega ha definito “un enorme regalo alla Cina“, spalancando le porte del mercato europeo all’invasione delle auto elettriche cinese.

“Un suicidio economico e sociale per l’Europa”

Sulla questione Salvini è tornato nei giorni scorsi, sottolineando ancora una volta la necessità di rivedere la misura dell’Ue per scongiurare seri rischi per il futuro dell’industria automobilistica europea. Sul proprio profilo social, il ministro dei Trasporti afferma: “Eliminare le macchine a combustione tradizionale entro 12 anni, distruggendo lavoro e industrie europee e italiane per regalarle alla Cina, è un suicidio economico e sociale”.

“Non vorrei che a Bruxelles emerga un Chinagate”

Lo stesso Salvini aggiunge poi: “Non vorrei che, dopo il Qatargate, emerga a Bruxelles un Chinagate“, alludendo alla possibilità di un sistema corruttivo messo in piedi dal governo cinese, al quale si potrebbero essere prestati membri delle istituzioni europee per aprire la strada a decisioni dell’Ue che siano vantaggiose per l’economia di Pechino.

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