Bando auto endotermiche dal 2035: c’è un primo “no” nel Parlamento Ue

La commissione Trasporti punta a rivedere "l'all-in" sull'elettrico

Bando auto endotermiche dal 2035: c’è un primo “no” nel Parlamento Ue

La strada che porta al bando delle vetture con motore benzina e diesel dal 2035 seppur tracciata è tutt’altro che in discesa. Al di là delle prese di posizione di Case automobilistiche e attori della filiera che da più parti spingono per soluzioni alternative all’addio di auto con propulsori a combustione interna, anche sul fronte istituzionale l’unione d’intenti appare sempre più fragile.

Il no al tutto elettrico della commissione Trasporti a Bruxelles

Così la proposta della Commissione europea che prevede un mercato totalmente elettrificato dal 2035 incappa in un primo ostacolo, con il “no” arrivato dalla commissione Trasporti del Parlamento Ue, come rende noto Massimiliano Salini, eurodeputato eletto con Forza Italia, che è tra coloro che mirano a rivedere le misure previste dal pacchetto Fit for 55.

Il parere approvato sul regolamento contiene la richiesta di portare dal 100 al 90% la riduzione delle emissioni delle vetture immatricolate dal 2035. In questo modo si lascerebbe uno spazio di mercato per auto con motori termici, alimentati però esclusivamente con biocarburanti o efuels.

Proposto il cambio di metodologia di misurazione delle emissioni dei veicoli

Salini sulla sua pagina Facebook spiega che nella mozione di modifica, oltre all’introduzione di deroghe per i piccoli produttori e un sistema di crediti e incentivi ai combustibili alternativi per spingere la decarbonizzazione del parco auto circolante, è contenuta anche la proposta di cambiare gradualmente la metodologia di calcolo delle emissioni. In sostanza, rispetto all’attuale conteggio tail-pipe, che misura le emissioni attraverso i gas di scarico dei veicoli, si propone di passare al metodo LCA (Life-Cycle Assessment) che misura la CO2 rilasciata da un’auto considerando il suo intero ciclo di vita, dunque dall’estrazione delle materie prime, alla produzione, fino alla circolazione su strada.

Altri due passaggi prima della decisione definitiva del Consiglio europeo

Dopo questo primo stop all’uscita definitiva dei motori endotermici dal mercato nel 2035, ora saranno chiamati a esprimersi la commissione Ambiente e poi l’aula del Parlamento Ue. Questi saranno gli ultimi due passaggi “intermedi” prima di arrivare alla decisione definitiva che sarà presa dal Consiglio europeo.

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