Superbollo: una nuova proposta per l’abolizione in Senato
Un emendamento presentato alla commissione Bilancio
Lo scorso 29 novembre era arrivata la doccia fredda sul superbollo: il Senato aveva respinto la proposta per l’abrogazione della tassa automobilistica, introdotta nel 2011. La partita, però, non è finita: è stato presentato un nuovo emendamento, questa volta in commissione Bilancio, sulla cancellazione del tributo.
Sarà esaminata nei prossimi giorni
Dunque, c’è una nuova speranza per cancellare questa tassa, con una proposta esattamente identica a quella precedente. Resta da capire se la commissione Bilancio avrà un parere differente da quello delle commissioni Finanza e Lavoro. Lo scopriremo tra non molto, visto che l’emendamento sarà esaminato nei prossimi giorni.
Una tassa non particolarmente importante per le casse dello Stato italiano, visto che il parlamento l’aveva inserito nella fascia di ‘microprelievi’ con un’incidenza di appena lo 0,01% sulle entrate tributarie statali. Si tratta di una media di 113 milioni di euro all’anno finiti nelle casse dello Stato grazie al superbollo.
Venne introdotto nel 2011
Era il 2011 quando, l’allora governo Berlusconi, introdusse il superbollo, un plus alla tassa automobilistica standard (il bollo auto) sulle auto con potenza superiore a 225 kW (306 CV). L’imposta fu modificata nel 2012 dal governo Monti che ne ampliò l’applicabilità, abbassando la soglia d’ingresso a 185 kW (252 CV), e raddoppiando l’importo da 10 a 20 euro per ogni kW sopra i 185 kW.
Venne però anche introdotto un meccanismo a scalare in proporzione con l’invecchiamento dell’auto, portando il superbollo ad azzerarsi dopo vent’anni. Vedremo se sarà il momento di dire (finalmente) addio a questa tassa.
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