Tagli fondo automotive, l’allarme dell’Unrae: “Ripristinare il fondo o la transizione si arresterà”

Unrae esorta il Governo a riconsiderare la decisione

Tagli fondo automotive, l’allarme dell’Unrae: “Ripristinare il fondo o la transizione si arresterà”

L’Unrae, l’associazione che rappresenta le Case auto estere in Italia, si unisce al coro di proteste, esprimendo profondo sconcerto e preoccupazione, per la decisione del Governo di sottrare ben 4,6 miliardi, dei 5,8 residui per il periodo 2025-2030, dal fondo automotive.

Una decisione, totalmente inattesa per l’Unrae e che, sottolinea l’associazione, è in clamorosa contraddizione non solo con le dichiarazioni di intenti pronunciate dal ministro Urso in sede di Tavolo Automotive non più tardi del 7 agosto scorso, ma anche con le numerosissime pronunce di attenzione al settore, da parte del ministro stesso e di altri autorevoli esponenti governativi, dall’insediamento dell’attuale esecutivo fino a pochi giorni fa.

Si rischia lo stop a transizione verde e rinnovo parco circolante

La drastica riduzione delle risorse destinate all’automotive nel 2022, rimarca l’Unrae, rischia di avere come unica conseguenza di arrestare immediatamente il processo di transizione verde, già in forte ritardo in Italia, e di bloccare definitivamente il rinnovo di un parco circolante sempre più vetusto, insicuro ed inquinante.

L’esortazione al Governo a tornare sui propri passi

Una penalizzazione del settore auto che l’Unrae giudica sproporzionata e ingiustificata da situazioni di bilancio emergenziali. Per tale motivo, l’Unrae esorta il Governo a riconsiderare tale decisione al più presto, con l’auspicio che il taglio venga revocato, o quantomeno significativamente ridotto, nel corso dell’iter di approvazione della Manovra di Bilancio in Parlamento.

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