Targa prova, apertura in Parlamento per l’uso sui veicoli già immatricolati
Presentato un emendamento ad hoc al decreto milleproroghe
A seguito della sentenza di Corte di cassazione che non ammette l’uso della targa prova sulle auto già immatricolate, in Parlamento si cerca di intervenire con un provvedimento ah hoc per sanare la situazione d’incertezza nella quale si trovano da alcuni mesi concessionari e venditori indipendenti di auto usate.
Tutto questo aspettando che si arrivi all’approvazione da parte del governo del regolamento definito dal ministero dei Trasporti col quale viene esplicitamente consentito l’uso della targa prova sui veicoli già targati.
L’emendamento di modifica all’art.98 del Codice della Strada
Per provare nel frattempo a mettere una pezza normativa, Sara Moretto, deputata di Italia Viva, ha predisposto un emendamento che modifica l’articolo 98 del Codice della strada prevedendo che “la circolazione di prova per effettuare prove tecniche necessarie per individuare malfunzionamenti o per verificare l’efficienza delle riparazioni effettuate […] è consentita anche su veicoli già immatricolati”.
Iter non semplice
L’emendamento in questione, che è compreso nei circa 2.500 presentati al decreto milleproroghe, deve ora però passare in settimana il vaglio di ammissibilità, ottenere la segnalazione da parte dei gruppi parlamenti e il parere favorevole (comunque non obbligatorio per le sue sorti) del ministero dei Trasporti. Insomma gli ostacoli non sono pochi per arrivare a tale “soluzione ponte” sulla questione della targa prova, legata al decreto milleproroghe che dovrà essere approvato dal Senato entro fine febbraio. Se l’emendamento non arriverà all’approvazione i tempi si allungheranno inevitabilmente, dato che bisognerà aspettare la modifica del regolamento datato 2001 che norma l’utilizzo della targa prova.
Seguici qui