Tesla crolla in borsa dopo le previsioni negative di Elon Musk: bruciati 80 miliardi
Tesla ha bruciato 80 miliardi di dollari di capitalizzazione
Giovedì, le quotazioni di Tesla hanno registrato un calo del 12%, determinando una riduzione di 80 miliardi di dollari del valore di mercato della società. Questo crollo è avvenuto poco dopo che Elon Musk ha segnalato un rallentamento nella crescita delle vendite di veicoli elettrici, evidenziando anche la minaccia proveniente dai concorrenti cinesi.
Crolla il valore delle azioni di Tesla: persi 80 miliardi di dollari
Elon Musk ha annunciato che nel 2024 ci si può aspettare una crescita “notevolmente inferiore” poiché l’azienda è concentrata sullo sviluppo di un nuovo veicolo elettrico di prossima generazione, previsto per la seconda metà del 2025. Questo nuovo veicolo, che sappiamo essere la Tesla Model 2, sarà più conveniente e prodotto presso la Gigafactory del Texas.
Nonostante il notevole aumento delle consegne del 38% rispetto al 2022, Tesla puntava ad un tasso di crescita annuale medio del 50%. Anche i risultati finanziari dell’ultimo trimestre hanno deluso, con utili per azione rettificati in calo del 40% rispetto all’anno precedente e ricavi che, sebbene siano aumentati del 3%, hanno raggiunto i 25 miliardi di dollari, risultando inferiori alle previsioni di mercato.
Nonostante drastici tagli al personale, ristrutturazioni e varie modifiche per contenere i costi, attualmente la valutazione della società è almeno il 70% inferiore rispetto a quindici mesi fa, traducendosi in una perdita netta di almeno trenta miliardi di euro. A causa di questo crollo del valore adesso c’è il rischio che Tesla possa uscire definitivamente dal prestigioso gruppo delle cosiddette “Magnifiche 7” di Wall Street, che include il gotha delle Big Tech. Prima di questo rischio, il gruppo comprendeva Microsoft, Alphabet, Apple, Amazon, Meta e Nvidia, oltre all’azienda di Elon Musk.
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