Tiger Woods, migliorano le sue condizioni dopo il pauroso incidente stradale

Il vicescreriffo che l'ha soccorso: "Fortunato ad essere ancora vivo"

Le immagini dell’auto di Tiger Woods, il popolare golfista statunitense, andata distrutta, nella tarda serata italiana di ieri, dopo essere finita fuori strada a Ranchos Palos Verdes, nella contea di Los Angeles, avevano fatto temere il peggio.

A poche ore dall’incidente però, per fortuna, sembra che la grande paura sia passata, dopo che Woods è stato soccorso immediatamente e trasportato all’Harbor-UCLA Medical Center, dove è stato sottoposto a un lungo intervento chirurgico alla parte inferiore della gamba e della caviglia . 

Operato agli arti inferiori, ma è in ripresa

A rassicurare sulle condizioni del 45enne stella del Golf è il suo staff che comunicato che Woods è sveglio e reattivo, e che si sta riprendendo nella sua stanza d’ospedale. Nell’incidente il golfista americano ha riportato fratture multiple a tibia e perone della gamba destra, stabilizzate con una placca metallica, oltre ad ulteriori danni alle ossa di piede e caviglia sui quali si è intervenuto con l’inserimento di viti. 

Vicesceriffo: “Salvato dai dispositivi di sicurezza dell’auto”

Dalla conferenza stampa tenuta dal vicesceriffo della conte di Los Angeles sono emersi ulteriori dettagli sull’incidente, confermandone la gravità dello stesso: “È stato molto fortunato a sopravvivere – ha affermato -. Indossava la cintura di sicurezza e questo probabilmente gli ha salvato la vita. L’interno dell’automobile era sostanzialmente intatto, l’abitacolo ha fatto da cuscino di protezione e tutti i dispositivi di sicurezza a partire dagli airbag hanno funzionato, altrimenti sarebbe stato certamente un incidente mortale”.

Lo stesso vicesceriffo ha inoltre precisato della totale lucidità di Woods nel momento in cui è stato soccorso: “Quando sono arrivato era lucido e calmo, non sembrava in stato di shock. Mentre attendevamo l’intervento dei vigili del fuoco gli ho chiesto come si chiamava e lui mi ha detto che il suo nome era Tiger. Ma non l’ho riconosciuto immediatamente. Non sembrava sotto l’effetto di alcol, di droghe o di altre sostanze”.

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