Toyota GT86: prova su strada e pista
Amore puro
No, non sono assolutamente un fan della cantante Alessandra Amoroso. Però la sua canzone, che proprio nei giorni in cui testavamo la Toyota GT86 veniva mandata a ripetizione su qualsiasi stazione radio, mi ha dato l’idea per il titolo di questa prova su strada. Perchè alla fine, quello sbocciato tra me e la sportiva giapponese era proprio amore. Un amore “puro”, puro come il piacere di guida che è in grado di regalare questa GT86, un’auto pensata con uno scopo principale: far divertire, da matti, chi si trova al volante. Il tutto con una ricetta semplice ma quantomai efficace: trazione posteriore, baricentro bassissimo, peso ridotto, un bel cambio manuale, da amalgamare con un propulsore che offre delle prestazioni convincenti, con dei costi accessibili. Alla fine, il bello della Toyota GT86 è proprio questo: saper regalare sensazioni ed emozioni straordinarie, proprio come supercar che costano 10 volte tanto.
Design e Interni:
Stile: tipicamente jap e decisamente riuscito
Già al primo sguardo capisci immediatamente l’indole sportiva di questa Toyota GT86, con la carrozzeria particolarmente bassa, con i parafanghi molto pronunciati, con i fari dal taglio minaccioso, e con i due terminali di scarico, che guarda caso hanno un diametro di 86mm. La linea, moderna e retrò allo stesso tempo, pur senza richiami alla vecchia AE86 a cui dobbiamo questo nome, nel complesso fa davvero parecchia scena, tanto da catturare gli sguardi sia degli appassionati, che la guardano con desiderio, consapevoli delle sue caratteristiche tecniche, sia di tanta altra gente che magari non capisce nulla di auto, ma che comunque viene attratta ed incuriosita da questa supercar in piccolo. Probabilmente con un colore meno acceso rispetto a quello della vettura in prova si guadagna qualcosa in discrezione, ma se non vi dispiace catturare qualche sguardo allora l’arancione è proprio il colore più adatto per questa GT86. L’unica cosa di cui avremmo forse fatto a meno è lo spoiler posteriore, fin troppo pronunciato.
Interni
Posizione di guida da favola. Impostazione sportiva. Qualche piccola sbavatura nella finitura
Non appena ti siedi al volante di questa Toyota GT86 la prima cosa che ti ritrovi a pensare è: “che spettacolo di posizione di guida”. Sedile rasoterra, contenitivo come pochi, bel volante verticale, gambe che stanno praticamente distese, leva del cambio bella vicina, come anche quella del freno a mano, nel caso in cui dovessero frullarti per la testa strane e stuzzicanti idee. L’intero abitacolo, proprio come l’esterno, ha un’aria che è un bel mix tra passato e presente. La strumentazione è da sportiva, con il contagiri a sfondo bianco ben in vista, affiancato dagli altri due quadranti. Nella plancia spicca lo schermo touch del sistema d’infotainment, comune agli altri modelli della casa, che ha un funzionamento facile ed intuitivo. Nel tunnel centrale, ben in vista, troviamo invece due grossi tasti. Uno permette di selezionare la modalità VSC Sport, che sposta le soglie d’ingresso dell’elettronica, consentendovi qualche bella scodata, ed intervenendo soltanto se rischiate di esibirvi in un bel testacoda. Con l’alto, invece, si disinserisce del tutto l’ESP, lasciando la GT86 totalmente nelle vostre mani. Per quanto riguarda le finiture, la coupè giapponese alterna alcuni elementi pregevoli, come ad esempio i sedili misto pelle-Alcantara, ad altri dettagli non proprio esaltanti, come il microfono dell’infotainment piazzato sul piantone dello sterzo, in maniera un pò posticcia. L’unica cosa che davvero non ci è piaciuta di questa GT86 è il comando del cruise control, che si trova nella parte destra del volante, ed è solidale allo stesso. Su strada non crea problemi, ma in pista può capitare di urtarlo inavvertitamente. Per quanto riguarda l’abitabilità, nulla da segnalare all’anteriore, dove anche i più alti trovano spazio senza problemi, mentre i due sedili dietro possono accogliere tranquillamente due bambini, un pò meno due adulti. Per nulla sacrificato, infine il bagagliaio, che ha una capienza di 237 litri.
Comportamento su Strada:
Una vera gioia, sia in pista che nella guida di tutti i giorni, senza neanche essere troppo scomoda
Come forse già saprete la GT86 nasce da un progetto comune di Toyota e Subaru, che infatti vende la “quasi gemella” BRZ. A riguardo c’è un interessante “storiella” che vogliamo raccontarvi. Con il progetto in fase avanzata, ma che non aveva ancora ricevuto l’ok definitivo, gli uomini Subaru sembravano essere sempre meno convinti circa l’opportunità e la convenienza di quel tipo d’investimento, tanto, si dice, da mettere in discussione il tutto. Pare però che gli stessi uomini Subaru abbiano cambiato immediatamente idea non appena provati i primi prototipi della vettura. Questo perchè guidare la GT86 è una vera gioia per gli appassionati di bella guida. Smettetela di cercare potenze esagerate, grip fenomenale, tempi sul giro sbalorditivi, cambi iperveloci, e zero-cento polverizzati in stile caccia al decollo. Tutto quello che vi serve per una bella guida è nella GT86: uno sterzo preciso, quasi millimetrico nella sua azione, un cambio manuale fantastico, che ti permette di passare da una marcia all’altra con un semplice movimento del polso, ed un telaio sincero e giocoso, oltre alla trazione posteriore ovviamente. Il tutto con delle gomme per niente extra-large: i cerchi sono da 17”, e le misure sono le stesse di una comunissima Prius. Proprio per questo, insieme al baricentro basso ed al peso ridotto, la GT86 è di un’ agilità sconosciuta a numerose supercar. Il grip, proprio a causa della gommatura “normale” non è dei migliori, ma è grazie a quest’idea geniale che la GT86, in pista e con l’elettronica disinserita, è una delle vetture più propense a mettersi di traverso che abbiamo mai provato. In tutto ciò, però, riesce anche ad essere facile: il telaio e lo sterzo, infatti, sono estremamente comunicativi, tanto che la vettura non ha mai reazioni nervose o imprevedibili, a differenza di certe sportive che offrono grip, grip, ed ancora grip, e che quanto “partono” ormai sei bello che fregato. Insomma, una vera e propria “auto scuola” di bella guida. Per il resto, su strada, risulta sfruttabilissima tutti i giorni, perchè l’assetto è rigido ma per nulla esasperato, ed il comfort, tutto sommato, risulta apprezzabile. Soltanto in autostrada, a 130kmh, il 2.0 boxer fa sentire la sua voce in maniera più insistente.
Motore e Prestazioni:
Regolare e docile in basso, diventa cattivo in alto
Il propulsore della GT86 è un motore dalle caratteristiche particolari: in primis perchè come da immancabile tradizione Subaru è un boxer, e poi perchè è dotato della doppia iniezione, sia diretta che indiretta. Detto di ciò, sviluppa una potenza di 200cv, che premette alla GT86 delle prestazioni paragonabili a quelle di un moderno 1.6 turbo benzina. La coupè giapponese infatti è decisamente vivace, ma nulla di trascendentale. I 100 km/h si raggiungono in 7.6 sec, e la velocità di punta è di 225 km/h. Dunque pur non essendo un fulmine di guerra, la GT86 consente comunque di togliersi più di qualche soddisfazione. Quello che più ci è piaciuto di questo motore, comunque, è il temperamento. Per ottenere il massimo va guidato quasi come una moto due tempi, perchè in basso è molto regolare e lineare nella sua erogazione, tanto da sembrare un filo spento rispetto alla coppia dei moderni turbobenzina, che spingono forte già dai 1500 giri/min. Si prende però la sua rivincita in alto, dov’è concentrata tutta la coppia, con un allungo decisamente cattivo, fino al limitatore situato a quasi 8000giri/min. Insomma, un vero e proprio motore sportivo, tutto da sfruttare giocando con il cambio. Tenendolo sempre in tiro, si va parecchio forte. Il risvolto della medaglia è che, essendo la coppia concentrata tutta in alto, quando si viaggia a bassi regimi di rotazione la ripresa non è delle migliori.
Consumi e Costi:
Rapporto costi/emozioni ineguagliabile, con consumi decisamente ok
Non esiste, ad un prezzo simile, nessuna vettura nuova che sia in grado di regalare anche un terzo delle emozioni e sensazioni che offre questa GT86. I 30.200€ appaiono infatti una cifra a dir poco onesta, che consente di portarsi a casa una vettura in grado di divertire come,o forse di più, di quelle che vanno dalle 50.000€ in sù. Quella che forse le si avvicina di più, come spirito, è la Mazda Mx5, che però ha soli due posti, e un po’ di praticità in meno. Per il resto non c’è nulla a lei paragonabile. Se a ciò si aggiunge il fatto che i consumi sono tutt’altro che spaventosi, dato che in autostrada a 130km/h si fanno i 13km/lt, e persino in città si riesce a stare sopra i 10Km/lt, ecco che la GT86 può diventare una scelta di cuore che per una volta non mette in difficoltà le finanze familiari. Per di più, secondo noi, può presto diventare un istant classic, e mantenere delle buone quotazioni dell’usato. Insomma, non vi nascondiamo che, se al momento avessimo 30.000€ da spendere su un’auto nuova, molto probabilmente questa sarebbe proprio una Toyota GT86.
Pro e Contro
Ci Piace | Non Ci Piace |
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Piacere di guida assoluto a costi accessibili:una sportiva da veri appassionati. Sterzo e cambio eccellenti | Posizionamento comando cruise control fastidioso. |
Toyota GT86: la Pagella di Motorionline
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