Veicoli commerciali e industriali: nel 2021 sono stati venduti in Italia il 14,9% in più rispetto al 2020

Dopo aver chiuso il 2020 con una diminuzione pari al 27%, il mercato dei veicoli commerciali leggeri in Italia ha registrato un’ulteriore variazione negativa a gennaio, anche se ha recuperato a partire da febbraio. Questi dati provengono dall’ultimo rapporto stilato dall’ANFIA (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica), realizzato sulla base dei dati forniti dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile.

La crescita su base annua ha frenato a giugno ed è crollata nel secondo semestre. Tuttavia, il 2021 è terminato comunque in positivo con un +14,9% rispetto all’anno precedente e oltre 183.000 unità immatricolate.

Le vendite di autocarri pesanti da inizio anno sono state di circa 25.000, il 22,2% in più rispetto al 2020. Confrontando questo dato con il 2019, emerge che le immatricolazioni di autocarri hanno registrato una crescita solo del 5%. Anche l’andamento del mercato dei veicoli trainati con portata superiore a 3,5 tonnellata è positivo da inizio anno, con 15.000 unità vendute e una crescita del 32,3% rispetto al 2020. Mettendo a confronto questo dato con quello rilevato nel 2019, anche i rimorchi hanno segnato un incremento positivo pari al 4,6%.

Per quanto concerne gli autobus, nel cumulato da inizio anno, sono stati registrati 3471 libretti di circolazione, il 10,4% in più rispetto al 2020, ma in calo del 17,6% rispetto al 2019.

A fine 2020 circolavano in Italia circa 4,3 milioni di veicoli commerciali leggeri, con un’età media di 13,8 anni. La media europea era di 11,9 anni. I veicoli ante Euro 4 erano oltre 2 milioni, ossia il 48% del parco circolante complessivo. Gli autocarri erano 921.000, di cui il 98,2% con motori diesel. L’età media in Italia nel 2020 era di 18,5 anni a differenza di quella europea di 13,9 anni.

Sempre nel Bel Paese, il parco autocarri ante Euro 4 costituiva circa i due terzi dell’intero parco. Gli autobus sulle strade italiane erano poco meno di 100.000, di cui solo il 2% elettrificato. Infine, l’età media italiana era di 14,3 mentre quella europea di 12,8.