Veicoli commerciali leggeri: calo a doppia cifra in Italia ad aprile 2022
58.180 esemplari sono stati venduti nel primo quadrimestre
Aprile 2022 si è concluso con un pesante calo delle immatricolazioni in Italia dei veicoli commerciali leggeri, il peggiore da inizio anno. Secondo le stime del Centro Studi e Statistiche dell’UNRAE (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri), i nuovi veicoli registrati nel mese sono ammontati a 14.190 unità, con un calo del 16,5% rispetto alle 16.975 vendite rilevate ad aprile 2021.
Un calo percentuale a doppia cifra per la prima volta quest’anno che contribuisce a peggiorare il bilancio del primo quadrimestre, fermo a 58.180 immatricolazioni verso le 63.079 di gennaio-aprile 2021 (-7,8%).
La contrazione del mercato è stata sicuramente agevolata dall’attesa dell’incentivi che, a distanza di tre mesi dall’annuncio da parte del Governo, non sono ancora fruibili per la mancata pubblicazione del provvedimento. In aggiunta, ci sono ancora incertezze sulle tipologie di aziende che potranno usufruirne. Bisogna anche considerare il rischio che la platea dei possibili beneficiari risulti alquanto ristretta.
Michelin Crisci, presidente dell’UNRAE, ha detto: “Le immatricolazioni di aprile riflettono gli ordinativi raccolti nei mesi scorsi, e quindi scontano pesantemente l’attesa degli incentivi, che fino all’adozione del DPCM – il 6 aprile scorso – si auspicavano di respiro molto più ampio. Vogliamo tuttavia sperare che alla pubblicazione del decreto, con un pesante e nocivo ritardo, segua presto l’ampliamento delle categorie di beneficiari dei bonus, tramite ulteriori provvedimenti. Limitare gli incentivi ai soli veicoli elettrici ed escludere, anche a fronte di rottamazione, i mezzi a combustione tradizionale che sono il 98,5% del totale, significa non solo ridurre le potenzialità del mercato, ma soprattutto ritardare il rinnovo del parco circolante di questo importante comparto, tra i più vecchi d’Europa; con il ritmo attuale ci vorranno ancora 22 anni per sostituirlo interamente”.
Cresci spiega poi che la quantità di infrastrutture di ricarica ad oggi presente in Italia non permette di promuovere al meglio l’elettrificazione del parco circolante dei veicoli commerciali.
I dati nel dettaglio del primo trimestre del 2022
L’analisi della struttura del mercato del primo trimestre, confrontata con lo stesso periodo dello scorso anno, evidenzia un forte calo dei privati che scendono al 19,4% di quota (-3,7%) e delle società che si fermano al 40,3% del totale (-5,6%).
Le autoimmatricolazioni, invece, hanno registrato una quota del 4,6% mentre il noleggio a breve termine si è fermato al 4%. L’unico canale in crescita è quello del noleggio a lungo termine che ha registrato un aumento di oltre il 10%, rappresentando il 31,7% del totale.
Per quanto riguarda le motorizzazioni, la benzina ha registrato un incremento esponenziale, raddoppiando la sua quota di mercato e salendo al 6,5%. In crescita anche il GPL che ha raggiunto il 2,7% delle preferenze. Scendono, invece, diesel (-10%, 76,2% di quota) e metano (1,4% di share). La grande crescita dei veicoli ibridi ha permesso loro di conquistare l’11,2% del totale del mercato.
La CO2 media ponderata dei veicoli con portata totale fino a 3,5 tonnellate, calcolata con il nuovo ciclo WLTP, ha segnato un calo del 6,5% a 180 g/km nel primo trimestre del 2022. Nei primi tre mesi dello scorso anno è stata di 192,4 g/km.
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