Verona Legend Cars, Centomiti: diverse icone di una storia potente [FOTO]

Un percorso attraverso 100 icone

“Centomiti” è un'esposizione dedicata a un secolo di evoluzione automobilistica, legata all'appuntamento Verona Legend Cars. Diffuse alcune indicazioni sulla mostra

Cento rappresentanti di una storia entusiasmante che ne racchiude altre, tante, firmate da una moltitudine di uomini e donne appassionate. Centomiti, ovvero cento esemplari che sintetizzano l’auto, la sua funzione, la sua presenza e rilevanza nella società da molteplici punti di vista. Un interessante appuntamento legato a Verona Legend Cars, in programma nei giorni 11 e 12 maggio.

Diversi esempi di tecnica rivoluzionaria

Appare una “sfida”, come anticipato dal comunicato dedicato a questa mostra, considerando l’intento di riassumere un secolo di produzione automobilistica proprio attraverso 100 esemplari esposti. Un allestimento curato a Verona dal giornalista e storico dei motori, Luca Gastaldi, permesso anche dalla collaborazione di collezionisti italiani e stranieri, enti museali, club storici, in particolare il Museo Nicolis di Verona.
Gli esemplari posti all’interno di un “percorso tematico”, arricchito da filmati, documenti, prospettive, danno sostanza alla visione complessiva. Esemplari di rara bellezza e notevole importanza, che hanno tradotto idee di innovazione e che scandiscono, al tempo stesso, il passaggio tra più tipi di alimentazione in linea con l’evoluzione di ipotesi stilistiche, quello tra processi tecnologici e strategie produttive.
Una storia ricca, tracciata partendo dal Triciclo Benz risalente al 1886 e riconosciuto come primo esempio di automobile spinta da motore a scoppio, nonostante poggi su tre ruote. Ma all’interno di una selezione segnalata figurano anche nomi di rilievo, spaziando da concetti legati alle origini di una fervente industrializzazione meccanica, come la leggendaria Itala impiegata nella massacrante Parigi-Pechino risalente al 1907, oppure la Bugatti Royale del 1927, proseguendo spediti verso gli anni Trenta dove spiccano tra le diverse il Volkswagen Maggiolino (reso immortale anche dalle pellicole dedicate al famoso Herbie firmate dalla Disney), quindi suggestivi modelli realizzati tra gli anni Quaranta e Cinquanta come la Cisitalia 202 Coupé o la prima Porsche 365 proprio del 1950, senza scordare la curiosa Iso Isetta che anticipava nel lontano ’53 il concetto di Minicar. Come dimenticare poi la celeberrima “Gullwing”, ovvero la Mercedes-Benz 300 SL meglio nota appunto con l’appellativo “Ali di gabbiano”. Scorrono dunque le annate scandite da mirabili progetti più o meno sportivi e che portano la firma anche di illustri designer italiani, come la Lancia Aurelia B24 siglata da Pininfarina e resa ancora più famosa dalla pellicola “Il sorpasso”, oppure la Citroen DS del 1956 plasmata da Flamino Bertoni. Proiettati sempre più veloci negli anni Sessanta in cui hanno preso vita capolavori di fama mondiale come la Jaguar E-Type del 1961, la Ferrari 250 GTO del 1962 (la “Gioconda” delle auto), la Porsche 911 del 1963 e due leggende dell’Alfa Romeo come la Spider del 1966 e la esclusiva 33 Stradale del 1967. Sempre suggestive a distanza di tempo anche la Lamborghini Countach risalente al 1972 o la vulcanica Ferrari F40 del 1987, tra le vetture più famose del mondo grazie alla sua linea inconfondibile e intramontabile, proiettati ancora in avanti verso l’era ibrida, ancora di più verso la nuova era elettrica, arrivando ai più recenti progetti avveniristici.

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