Volkswagen: il dieselgate si espande a macchia d’olio

Anche il Messico sta indagando

Il dieselgate ha investito Volkswagen e tutto il mondo automotive. Dopo gli Usa, anche in Messico partono le indagini e c'è chi dice che lo scandalo arriverà presto anche in Europa. Intanto, la borsa di Tokyo chiude con un calo del 2,8% a 17.571 punti, a risentirne maggiormente è Mazda
Volkswagen: il dieselgate si espande a macchia d’olio

Volkswagen – Le ripercussioni dello scandalo Volkswagen colpiscono anche la Borsa di Tokyo che chiude con un calo del 2,8% a 17.571 punti. Affonda Mazda (-7%) e il produttore di componenti Ngk (-11%) che ha come cliente la casa tedesca. Secondo gli analisti nel lungo termine i marchi d’auto giapponesi potrebbero beneficiare dei problemi della Volkswagen, ma a breve i contraccolpi sono generali.

Già lo scorso aprile la Volkswagen of America Inc. aveva inviato una lettera ai suoi clienti proprietari di vetture diesel Audi e Volkswagen per una generica “azione di richiamo per problemi di emissioni” dei gas di scarico. Forse il colosso tedesco sentiva già il fiato sul collo dell’agenzia californiana per il controllo dell’ambiente e per questo suggerì a coloro che possedevano un auto “a rischio” nei test sulle emissioni di recarsi dal proprio concessionario per farsi installare un nuovo software capace di assicurare che le emissioni dai tubi di scappamento venissero “ottimizzate per operare efficentemente, ma all’epoca dei fatti non si pensava che si potesse arrivare ad un vero e proprio “dieselgate”. I funzionali dell’Air Resources Board della California, e gli omologhi federali dell’EPA (Ente per la protezione ambientale), acconsentirono a dicembre del 2014 all’operazione di richiamo volontario delle auto diesel di Volkswagen con motore 2 litri prodotti tra il 2010 ed il 2014 per risolvere quello che il marchio tedesco sosteneva essere un innocente malfunzionamento tecnico e di facile soluzione che avrebbe potuto far scambiare il motore per più inquinante di quanto la società non attestasse. In sintesi, il piano per nascondere il danno causato dai motori non in linea con gli standard ambientali più aggiornata, era stato progettato da tempo.

Dopo gli Stati Uniti, dove lo scandalo è scoppiato, anche il Messico vuole accertare se la Volkswagen ha venduto nel Paese auto con i famigerati motori diesel truccati per alterare i risultati sui gas di scarico. Per ora loscandalo non ha toccato direttamente l’Europa, ma sembra che ormai sia questione di poco tempo.

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