Volkswagen Multivan, monovolume business class [PROVA SU STRADA]

La sesta generazione è elegante fuori e raffinata dentro

Attenzione a non chiamarlo furgone, perché il Multivan T6 è un lussuoso salotto su quattro ruote e sarebbe un’offesa. Con una configurazione a 7 posti, di cui i 4 delle prime file con poltrone singole, lo abbiamo provato nella motorizzazione TDI 2 litri da 150 cavalli

Volkswagen Multivan T6 2.0 TDI – Ci sono mezzi commerciali che definire tali sembra un sacrilegio. Se poi hanno una configurazione ed una dotazione di accessori che fa sforare quota 60.000 euro per l’assegno da staccare per metterlo in box, i timori reverenziali sono ancor maggiori. Sul piatto il Multivan di sesta generazione mette anche una tradizione forte di 12 milioni di esemplari venduti e di una storia di oltre 65 anni, perché la prima apparizione di un veicolo della famiglia “T” risale appunto al 1949. Il primo Transporter, noto anche come “Bulli”, derivato dal Maggiolino, fu prodotto fino al ’67 e rappresenta una pagina importante di storia. Con quel parabrezza diviso a metà e quelle linee che ancora oggi tanto affascinano. Il T2 ne fu una evoluzione, mentre la terza serie nel 1979 tagliò con il passato a livello di design, pur essendo anch’esso una evoluzione della precedente generazione e mantenendo lo schema con motore e trazione posteriori ed il pianale di conseguenza molto alto. Solamente nel 1990 il motore passò davanti con la quarta generazione, che fu anche la prima ad avvicinarsi al comfort ed alle prestazioni di una vettura, più che di un furgone. Giungiamo quindi al 2003 con la quinta serie ed infine allo scorso anno, con il debutto della raffinata sesta serie. Moderna ed elegante fuori, confortevole e lussuosa dentro, con motorizzazioni e meccaniche di gran livello, andiamo a scoprirne i dettagli con la nostra prova su strada.

Design e Interni: [xrr rating=4/5]

Frontale curato ed un look moderno ed elegante
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Ci sono ben pochi modelli che attraversano la storia restando fedeli a se stessi, altri riescono ad essere longevi perché sanno adattarsi ed evolvere, per stare al passo con i tempi. Il Multivan, in questa sesta generazione ne è una prova concreta. Dopo la terza e la quarta serie che hanno rotto con il passato e dato un taglio diverso all’aspetto del monovolume / furgone della Casa tedesca, la quinta ha decisamente alzato il tiro, con finiture e dettagli estetici degni di una berlina premium. Citiamo ad esempio i paraurti in tinta, che differenziano il Multivan dalle versioni da lavoro del Transporter, ma non solo. Lo scorso anno la presentazione del nuovo modello ha in sostanza ribadito questa intenzione e possiamo vederlo fin dal primissimo sguardo. Siamo di fronte ad un veicolo che punta sul look e sul design, come una qualsiasi auto del Gruppo VW e ritroviamo infatti alcuni tratti che sono in comune con la gamma vetture. La calandra con il grosso logo ed i listelli orizzontali cromati, ad esempio, oppure gli specchietti retrovisori con un taglio, gli indicatori di direzione integrati e la porzione inferiore nera, a contrasto con quella superiore in tinta con la carrozzeria. I nuovi gruppi ottici a LED, sia davanti che dietro, con una bella firma luminosa delle luci diurne anteriori, sono poi la ciliegina sulla torta e fanno capire quanto tecnologia e design siano vicini a quelli automobilistici. Il Multivan punta forte sul carattere del muso, anche perché le fiancate impongono invece linee dettate da esigenze di abitabilità interna, anche se non rinuncia a nervature, profili cromati e cerchi in lega da 17” (disponibili anche da 18). L’esemplare in prova mostra molta eleganza, grazie al colore scuro abbinato ad una vetratura privacy. Sembra quasi un mezzo di rappresentanza più che la declinazione “civile” di un mezzo commerciale. Non manca nella zona posteriore un elegante listello cromato nella parte bassa del portellone.

Interno: tanto spazio, ma soprattutto dotazione e finiture da berlina premium
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Se fuori le opzioni per arricchire e personalizzare il Multivan non mancano (come accennato dai 16” dei cerchi base si può salire fino a 18, ma troviamo anche gruppi ottici LED, lavafari, binari per il tetto, porte scorrevoli elettriche, vernice bicolore ed altro), dentro ci si può sbizzarrire molto di più. L’elenco è quasi infinito e trovate ogni cosa che vi possa venire in mente. A partire dall’infotainment, all’altezza di una Passat di ultima generazione come livello, alla configurazione dei sedili delle tre file (possono ovviamente essere diverse tra loro), inclusa l’opzione di essere girevoli, fino ai rivestimenti, passando per 5 diversi volanti. L’esemplare in prova era una buona vetrina di molte delle opzioni disponibili, come testimonia il prezzo sostanzialmente raddoppiato rispetto, ad esempio, alla base di partenza dell’allestimento Comfortline in pari motorizzazione. Merito anche dell’allestimento Generation Six, limitato ad alcuni esemplari in fase di lancio del nuovo modello e con dotazione al top.

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La chicca che più si faceva notare erano i sedili con doppia finitura e la zona della seduta in alcantara chiara, molto prestigiosa, ma forse un po’ troppo sporchevole e delicata. Su tutti i Multivan i sedili sono invece montati su guide, possono quindi scorrere longitudinalmente all’interno dell’abitacolo, oppure essere rimossi. Su tutte le tre file si viaggia comodi allo stesso modo, con due linee di comando sul tetto per illuminazione e climatizzazione. Su questo esemplare quella della seconda fila replica addirittura tutte le regolazioni sulla plancia, inclusa quella della temperatura, dell’intensità della ventilazione e dell’orientamento del flusso verso le varie zone, mentre sulla terza si può solamente aprire o chiudere le bocchette, oltre che orientarle.

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Tendine oscuranti su tutti i quattro finestrini posteriori consentono di ripararsi dal sole, più di quanto non facciano già i vetri privacy. Le quattro poltrone singole delle prime due file sono anche dotate di braccioli su entrambi i lati, con una rotella per regolarne l’altezza. Difficile viaggiare più comodi su un “furgoncino”, senza dimenticare che può caricare fino a 4.300 litri! Si viaggia in business class soprattutto sulle quattro poltrone singole, con regolazioni elettriche per le due frontali. Grande lo spazio a disposizione nel bagaglio, alle spalle della terza fila, perfetto anche per caricare tutto l’occorrente per tutte le sette persone a bordo.

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Comportamento su Strada: [xrr rating=4/5]

Comfort e silenziosità da lode, handling discreto
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Per il T6 esistono due passi, tre altezze, varie motorizzazioni, trasmissioni ed allestimenti, trazione su due o quattro ruote (4Motion), per un totale di oltre 500 combinazioni possibili. Quella che ci accingiamo a guidare e solo una delle tante quindi, una di quelle che strizza l’occhio al pubblico automobilistico, con una alternativa vera a sette posti, rispetto a vetture che oltre ad essere 5+2, non possono offrire ovviamente tutto questo spazio. I dubbi di alcuni però potrebbero essere orientati al piacere di guida e all’handling di un veicolo che rappresenta la declinazione di lusso di un mezzo commerciale. Sul fronte comfort possiamo garantirvi che il confronto con le migliori berline o station wagon è passato a mani basse. Il Multivan offre infatti una dotazione molto buona ed una insonorizzazione da lode. Per quanto riguarda invece la guida, mette in campo le sospensioni regolabili DCC, ma anche in Sport il rollio in curva, se si alza l’andatura, resta abbastanza evidente. Nulla a che vedere con un furgone, sia ben chiaro, però è un buon compromesso con qualche ovvio limite. Stupisce invece la stabilità sul veloce, dove nel massimo silenzio e senza disturbare i passeggeri, chi guida può tenere andature da autostrada tedesca nella massima sicurezza. Non mancano lo Start&Stop e la frenata automatica sotto i 30 Km/h, in linea con quanto offerto dalle migliori vetture degli ultimi anni. La posizione di guida è rialzata, ma il volante ha una inclinazione degna di un’auto e l’impostazione è piuttosto automobilistica. Anche lo sterzo ha risposte che ci fanno dimenticare spesso di essere alla guida di un monovolume derivato da un furgone. Ottimo l’impianto frenante, anche se non abbiamo testato il Multivan a pieno carico. Abbiamo detto della frenata automatica, che funziona con l’ausilio del radar frontale, grazie al quale troviamo anche l’ACC (Adaptive Cruise Control), altro elemento che consente di viaggiare in autostrada affidando freno ed acceleratore all’occhio attento dell’elettronica, limitando l’affaticamento. Tra i numerosi accessori disponibili ce n’è uno che serve proprio a rilevare la stanchezza. Pur essendo molto silenzioso, il Multivan può mettere a disposizione un sistema di amplificazione della voce, attraverso il sistema audio, in modo che la conversazione con i passeggeri possa avvenire senza dover alzare il tono della voce per farsi sentire.

Motore e Prestazioni: [xrr rating=4.5/5]

Il moderno 2 litri lo rende quasi sportivo, abbinabile anche al DSG 7 marce
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Rispetto al passato non ci sono più varie cilindrate, perché tutti i propulsori della sesta generazione sono dei 4 cilindri due mila. In alcuni Paesi il Multivan si può scegliere anche con il 2 litri TSI a benzina, con analoghe potenze del TDI nei due step da 150 e 204 cavalli. Da noi, per ovvii motivi, arriva solo con i propulsori a gasolio, declinati in tre livelli di potenza, ai due citati si affianca infatti un entry level da 102 cavalli. Curioso scoprire che, anche qui, per altri mercati ne esiste un quarto da 84. I TDI, pur avendo caratteristiche che potrebbero portare a pensare che si tratti dei medesimi provati a più riprese sulle vetture del Gruppo, sono stati sviluppati ad hoc e sono denominati EA288 Nutz. Prima di parlarvi del 150 cavalli da noi provato, facciamo un breve cenno alle altre due possibilità. Il meno potente è disponibile in un unico allestimento e senza la possibilità di abbinarlo alla trazione integrale e nemmeno ad altre trasmissioni, se non quella manuale a 5 rapporti (ci sono invece dei 6 marce per gli altri step di potenza). Con questa opzione il Multivan è in grado di arrivare a percorrere circa 20 Km/l, ma ha prestazioni non troppo brillanti, con un dato di 157 Km/h come velocità massima, oltre ad uno 0-100 percorso in 17,8 secondi (alla luce di questo non stupisce che l’84 cavalli non venga importato in Italia). Di contro a qualcuno potrebbe sembrare eccessivo il biturbo da ben 204 cavalli, capace tra l’altro di ben 450 Nm a soli 1.400 giri, con uno 0-100 che scende sotto i 10 secondi (9,8) e una velocità massima superiore a 200 Km/h (203).

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Nel mezzo la soluzione più equilibrata e ragionevole, con 150 cavalli erogati a 3.250 giri ed un valore di coppia massima di 340 Nm. Tutti i propulsori sono ovviamente Euro 6 e garantiscono una efficienza di molto maggiore rispetto al passato, con consumi scesi di ben il 15%. Curioso che il 204 cavalli riesca ad eguagliare il 150 cavalli nell’uso extraurbano, con valori di poco superiori solo in città. L’ottimo TDI da noi provato spinge il Multivan a velocità e con prestazioni da berlina, con una ripresa brillante ed una buona accelerazione. Con oltre 180 Km/h (182) ed uno 0-100 in 12,9 non ci si può certo lamentare. Nemmeno una salita importante lo mette in crisi e si può osare un sorpasso in spazi contenuti senza temere di rimanere a metà. Occorre invece buttare l’occhio al tachimetro di tanto in tanto, per evitare di oltrepassare i limiti di velocità, perché è talmente brillante e silenzioso che non è immediato rendersene conto. Il TDI, in modo analogo a quanto rilevato sulle unità testate sulle auto del Gruppo, ha un solo piccolo difetto, percepibile unicamente in abbinamento alla trasmissione manuale: bisogna partire un po’ brillanti, altrimenti se non si è attenti si rischia di far spegnere il motore. Per rispettare le sempre più severe norme sulle emissioni è infatti poco brillante ai regimi in zona minimo (diciamo sotto quota 1.500 giri), poi l’erogazione si fa corposa e piena, mentre la silenziosità non manca a nessun regime. Per questo motivo, ma non solo, per noi un must irrinunciabile per il Multivan è passare dal cambio manuale a 6 rapporti al 7 marce DSG. Il doppia frizione lo batte infatti da tutti i punti di vista ed è perfetto anche per questo veicolo, qualsiasi sia il contesto dove lo vogliate utilizzare.

Consumi e Costi: [xrr rating=4/5]

Il prestigio si fa pagare, mentre i consumi sono molto contenuti
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L’allestimento “Generation Six” era disponibile solo per il periodo di lancio e prevedeva una dotazione molto ricca, con un prezzo però piuttosto impegnativo. Per un esemplare come questo il listino era di oltre 62.500 euro (circa 7.500 in più del più ricco Highline), mentre per un Trendline con pari motorizzazione si parte comunque dall’importo non indifferente di 40.950 euro. Volendo passare alla ottima trasmissione DSG a 7 rapporti occorre aggiungere circa 2.300 euro, mentre sono oltre 3.600 quelli necessari per avere la trazione integrale 4Motion. L’entry level della famiglia Multivan è il TDI nello step di potenza da 102 cavalli, offerto a poco meno di 38.000 euro in allestimento Trendline (3.000 in meno del 150 cv). I più ricchi Comfortline ed Highline si fanno pagare rispettivamente 10.350 euro e quasi 14.000 euro, anche se c’è da ammettere che cambiano radicalmente l’aspetto interno ed esterno del Multivan, con dotazioni molto importanti. Il 2.0 TDI da 204 cavalli, disponibile solo nelle due configurazioni più ricche, parte da 55.570 euro (quindi + 4.270 rispetto al 150 cv) ed arriva ai 65.580 dell’Highline DSG 4Motion. Quanto ai consumi la promessa di una riduzione del 15% rispetto alla precedente generazione non viene disattesa ed abbiamo rilevato un egregio valore medio di 13 Km/l. Si tratta di un gran risultato, visto che gran parte del tragitto lo abbiamo percorso in autostrada con il cruise control impostato a velocità da codice. Ricordiamo che eravamo alla guida di un veicolo che, oltre a circa 20 quintali di stazza, ha una superficie frontale ragguardevole, con una larghezza di 190 centimetri ed una altezza di 197. Grazie al serbatoio di 80 litri l’autonomia sfora quindi tranquillamente la soglia dei 1.000 Km. Con uno stile di guida adeguato i 15 con un litro restano invece alla portata, senza grossi sforzi e non siamo lontani dal dato dichiarato di 6 litri per 100 Km.

Pro e Contro

Ci PiaceNon Ci Piace
Si viaggia in business class, con un look piacevolmente curato anche fuori, tanto spazio dentro, ottime prestazioni e consumi molto contenuti.Prezzo piuttosto impegnativo.

Volkswagen Multivan T6 2.0 TDI: la Pagella di Motorionline

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