Volvo V90 e S90 MY 2017: lusso premium, motori ruggenti [VIDEO TEST DRIVE IN ANTEPRIMA]

Da metà ottobre con motori fino a 320 CV di potenza

Le nuove Volvo V90 e S90 puntano a far decisamente sentire la loro voce nel segmento di station wagon e berline premium. Di sicuro le doti le hanno tutte: linee moderne ed efficaci, motori potenti e in futuro anche molto efficienti con l'ibrido, ed infine un abitacolo decisamente lussuoso. Noi siamo saliti a bordo di entrambe sulle strade tra Altamura e Trani e queste sono le nostre prime impressioni di guida

Il mito del “Volvone” ci accompagna ormai da molti anni e ancora oggi è più vivo che mai. Ne sono ampia dimostrazione le nuove Volvo V90 e S90, appartenenti alla stessa famiglia della già apprezzatissima XC90 e finalmente pronte a debuttare anche sul mercato italiano. Da noi, infatti, la nuova station wagon e la nuova berlina dalla Svezia esordiranno nei concessionari a partire da metà ottobre e le prenotazioni si sono già aperte lo scorso mese di agosto. Abbiamo a che fare con due vetture davvero notevoli, estremamente ricche, ma non per questo prive di dinamicità. Anzi, la dotazione di motori è davvero di alto livello, arrivando ad un top assoluto con il motore benzina T6 da ben 320 CV. Andiamo però con ordine, e scoprite insieme a noi le nuove V90 e S90 sulle affascinanti strade tra Altamura e Trani, in Puglia.

Ci siamo fermati davanti alla Cattedrale di Trani, splendido edificio in stile romanico di epoca medievale, per dare una prima occhiata a quello che per noi nostalgici è davvero l’erede del “Volvone” a cui accennavamo prima. Parliamo naturalmente della Volvo V90, la versione station wagon della gamma, che è stato protagonista assoluto di questo nostro primo test drive. Abbiamo a che fare con una vettura dalle linee comunque moderne, che però non tradiscono la tradizione del marchio svedese. Fa bella mostra di sé la caratteristica griglia frontale caricata dal logo Volvo con struttura in diagonale. Formata da lame verticali, la mascherina traccia attraverso delle nervature tutta la lunghezza del cofano, mentre i fati proseguono il disegno squadrato lanciando le forme della vettura verso i fianchi. Le fiancate sono particolarmente pulite e in qualche modo squadrate, soprattutto sulla V90 (per quanto anche la S90 non scherzi affatto). Una scelta stilistica che mira soprattutto a sottolineare l’eleganza e l’importanza della vettura, che tocca quasi i 5 metri di lunghezza (4.936 mm per la precisione) ed è quindi molto impegnativa dal punto di vista delle dimensioni. Il retro è naturalmente ciò che maggiormente differenzia le due vetture. Concentrandoci soprattutto sulla V90, troviamo una zona posteriore molto simile a quelle delle precedenti produzioni della casa, con dei rinnovati gruppi ottici e uno stile che apparirà famigliare soprattutto a chi è già cliente della casa.

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I salti in avanti maggiori, comunque, sono stati fatti all’interno. Letteralmente. Sia per quanto riguarda il comfort di guida che le dotazioni tecniche. Saliamo a bordo per trovare prima di tutto l’attesa qualità Volvo, con sellerie e materiali di assoluto pregio. Le dimensioni esterne si ripercuotono naturalmente in quelle interne, con un abitacolo estremamente ampio e comodo. Anche le persone più alte non dovrebbero avere problemi a trovare una posizione ideale per viaggiare e lo stesso dicasi per i passeggeri. L’attenzione viene però attirata immediatamente verso il cruscotto, dove troviamo l’enorme display del sistema di infotainment ereditato direttamente dalla XC90. Abbiamo a che fare con un vero e proprio computer con capacità da doppio schermo, completamente touchscreen e in grado di eliminare quasi tutti i pulsanti fisici dal cruscotto. Si tratta di un cambiamento radicale, ma il software di gestione è stato creato piuttosto bene e abbiamo trovato il sistema di pulsanti e comandi abbastanza agevole da imparare, anche in poco tempo. Il sistema è naturalmente compatibile con Apple CarPlay e Android Auto, con tutti i vantaggi e le limitazioni del caso (a nostro giudizio sono ancora troppo poche le app compatibili con il sistema, ma questa non è certo colpa di Volvo, bensì di Apple e Google). Chiudendo l’argomento abitacolo è da segnalare l’ampio bagagliaio della V90: si parte da un minimo di 560 litri per arrivare ad un top di 1526. Completamente diverso ovviamente il discorso riguardante la S90, che però si difende bene con i suoi 500 litri di capacità, naturalmente non ampliabili. La versione che vedete nel nostro video e nelle nostre foto, comunque, è la variante con allestimento Inscription, top di gamma assoluto di Volvo, che comprende anche delle “chicche” di lusso come il sistema audio Bowers & Wilkins e persino il climatizzatore quadrifonia.

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Un discorso a parte lo meritano i sistemi di aiuto alla guida. Volvo, infatti, ha puntato moltissimo su questo aspetto, creando una delle sue vetture più vicine in senso assoluto alla guida autonoma attualmente a listino. Come la casa però ha voluto sottolineare, non si tratta di guida autonoma vera e propria, bensì assistita, in quanto aiuta e rende più rilassante un viaggio, ma non pretende in alcun modo di sostituirsi al guidatore. Tutto questo trova spazio all’interno del sistema Pilot Assist: si tratta sostanzialmente dell’unione di vari sistemi di sicurezza che già conosciamo, quali il cruise control adattivo, il controllo di corsia e la frenata di emergenza. Tutte queste insieme, ottimizzate per la circolazione autostradale, permettono alla V90 e alla S90 di mantenere perfettamente sia la corsia che la distanza di sicurezza dall’auto che ci precede. Rimane comunque obbligatorio mantenere le mani sul volante, altrimenti in qualche secondo il sistema si disattiverà, costringendoci giocoforza a riprendere il controllo della vettura.

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Passiamo ora al comportamento su strada, introducendo prima di tutto la gamma di motori a disposizione. Sono tutti dei 2.000 a quattro cilindri, ma ognuno con delle caratteristiche ben differenti tra loro. I diesel saranno inizialmente due: il D4 da 190 CV di potenza e 400 Nm di coppia, e il D5 da 235 CV e 480 Nm. Quest’ultimo è proprio quello che abbiamo provato sulla nostra V90, con garanzia di una velocità massima (limitata elettronicamente) di 240 km/h e di uno scatto da 0 a 100 completabile in appena 7,2 secondi. Un risultato davvero notevole per un’auto di queste dimensioni, che effettivamente si comporta bene anche alle alte velocità. Lo scatto è praticamente da sportiva e non mancherà di riservare emozioni. Lo sterzo, inoltre, è piuttosto sensibile, mentre lo chassis garantisce una buona rigidità. Complessivamente il peso dell’auto e le sue dimensioni non vengono minimamente percepite durante la guida, al punto che siamo riusciti a districarci, grazie anche ai sensori di parcheggio, per le strette vie del centro storico di Altamura senza nessuno stress o rischio. Il motore D5, inoltre, presenta anche una caratteristica unica, ovvero l’unità Power Pulse. Si tratta in pratica di un serbatoio di aria compressa, riempibile automaticamente nel giro di una quarantina di secondi, che al di sotto dei 2.000 giri inietta dell’aria aggiuntiva nella turbina, pre-caricando di conseguenza il sistema e consentendo di avere uno scatto pronto e un turbolag quasi inesistente. L’offerta dei motori diesel verrà completata l’anno prossimo con l’arrivo del D3 da 150 Cv di potenza.
Non ci siamo comunque dimenticati dei benzina. Avremo due modelli a disposizione, il T5 da 254 CV e il T6 da 320 CV, il più potente in assoluto. Tutte queste meccaniche possono essere completate dal cambio automatico. Non ancora disponibile, ma in arrivo, è il T8 Twin Engine, ovvero il modello ibrido. Vanterà una potenza di 407 CV e una coppia di 640 Nm, con uno scatto da 0 a 100 da vera supercar: appena 5,2 secondi, a fronte di emissioni di 44 g/km di CO2 e un’autonomia fino a 45 km solo con la carica elettrica.

La Volvo V90 D3 con allestimento Kinetic di base partirà da 44.960 € (con il D4 già disponibile a ottobre da 47.160 €), mentre la berlina S90 (che non ha il Kinetic, ma parte già dall’allestimento Momentum) partirà da 46.900 €.

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1 commento

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  • Michael 1963 ha detto:

    Il ritorno del Mito Volvo!! La S90 e V90 secondo me questo rappresentano per la Volvo!! Dopo tanti anni di oblio vissuti sotto l’ala della Ford, che molti disastri ha procurato, la Volvo sembra essere risorta con la nuova proprietà cinese. Che poi non ha fatto null’altro che lasciare i tecnici svedesi liberi di sviluppare le auto come loro sapevano fare, senza alcuna intromissione di carattere tecnico e stilistico. Praticamente tutto l’opposto di quanto fatto dagli americani della Ford in circa 20 anni! Dopo l’apprezzatissima XC90, opera prima della nuova gestione, la Volvo si riconferma con la S90 e V90, che in qualche modo si riallaccia alla storia e ai successi del passato come la serie 240 e serie 740-760!!
    Intelligente e pratica pure la decisione di sviluppare tutta la parte motoristica intorno ai 2.000 cc a 4 cilindri, anche se….. io un ottimo 6V diesel di 3.000 cc da 300 cv lo fornivo come ulteriore opzione, acquistandolo da un costruttore terzo!

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