Yamaha: l’anti Lotus Elise sarà svelata al Salone di Tokyo 2017

Si parla di un peso minore di 900 kg a fronte di circa 140 cv di potenza

L'inedità coupè sportiva firmata Yamaha sarebbe un'evoluzione dell'originaria Sports Ride Concept svelata due anni or sono e realizzata con l'inedita modalità costruttiva iStream Carbon ideata da Gordon Murray.
Yamaha: l’anti Lotus Elise sarà svelata al Salone di Tokyo 2017

YamahaQualche giorno fa pubblicammo l’indiscrezione secondo cui la casa dei tre diapason fosse in procinto di presentare al prossimo Salone di Tokyo (27 ottobre – 5 novembre) la sua nuova ed inedita creatura sportiva a quattro ruote. Non sarà una novità assoluta in quanto la stessa Yamaha svelò, sempre al Salone di Tokyo 2015, la Sports Ride Concept, un prototipo di una futuristica vettura sportiva.

Con ogni probabilità al Salone di Tokyo dei prossimi giorni avremo modo di vedere l’evoluzione del progetto presentato due anni or sono. Evoluzione che per inciso manterrà i capisaldi che caratterizzarono il lancio della Sports Ride Concept ossia estrema leggerezza, giusta potenza ed elevata dinamica di guida oltre all’inedita modalità costruttiva.

Proprio quest’ultima, infatti, rappresentò una soluzione originale della Sports Ride Concept e continuerà ad esserlo per il nuovo modello che sarà svelato tra pochi giorni: la modalità costruttiva attorno alla quale nascerà la nuova sportiva a quattro ruote firmata Yamaha sarà quella messa a punto da Gordon Murray (papà dell’iconica McLaren F1 degli anni ’90) e dalla sua iStream.

In pratica la modalità costruttiva iStream Carbon prevede la presenza di due strati di fibra di carbonio uniti tramite una membrana a nido d’ape a mo’ di collante e abbinati a singoli tubi di acciaio che rappresentano l’ossatura del telaio. A differenza dei tradizionali telai in fibra di carbonio realizzati a mano e con singole lamine incollate l’una sull’altra, la modalità iStream permetterebbe un evidente abbattimento dei costi di produzione, una maggiore flessibilità costruttiva, una produzione caratterizzata da processi completamente meccanizzati ed un assemblaggio con tempistiche inferiori ai 100 secondi.

In pratica secondo lo stesso Gordon Murray, questa inedita modalità costruttiva potrebbe rappresentare il primo telaio in carbonio “economicamente accessibile” ai produttori di auto e replicabile su larga scala ad un gran numero di vetture fino a 350.000 unità all’anno. Il tutto, ovviamente, senza rinunciare a quelle caratteristiche di rigidezza e leggerezza proprie della fibra di carbonio.

E proprio la leggerezza e la rigidezza saranno i capisaldi principali, come accennato in apertura, della nuova sportiva a quattro ruote firmata Yamaha che nell’immaginario collettivo sarà chiamata a contrastare il dominio degli ultimi anni della Lotus Elise nel segmento delle sportive compatte, leggere e veloci. Non a caso, infatti, Lotus rinnoverà la sua Elise entro il 2020 con il lancio della generazione tutta nuova della sua “lightweight car” per eccellenza.

In tal contesto le prime indiscrezioni relative alla nuova sportiva Yamaha parlano di un peso piuma inferiore ai 900 kg e di un motore in grado di arrivare ad erogare una potenza di circa 140 cv: numeri questi che porrebbero l’inedita coupè giapponese in competizione diretta con la nuova generazione di Lotus Elise. Anche a livello di prezzo, la giapponese potrebbe sfruttare l’inedita tecnologia costruttiva per sferrare un colpo vincente nei confronti dell’inglese: grazie all’iStream Carbon la Yamaha potrebbe essere costruita ad un prezzo vicino ai 33.000 euro (la Lotus Elise standard viene venduta ad un listino di circa 45.000 euro).

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