Suzuki Baleno, sorprendentemente spaziosa [VIDEO PRIMO CONTATTO]

Comoda, pratica e persino ibrida

La Suzuki Baleno ha fatto ufficialmente il suo debutto sul mercato europeo. Si tratta della prima ibrida che la casa giapponese commercializza anche nel Vecchio Continente e promette di essere davvero interessante. Può essere equipaggiata con un 1.200 benzina da 90 CV che poi è la base anche per l'ibrido, mentre prima dell'estate debutterà anche un 1.000 tre cilindri. Il suo punto di forza, però, è lo spazio, con una fila posteriore di sedili incredibilmente larga e un bagagliaio best in class. L'abbiamo provata in anteprima sulle strade intorno al lago di Garda

Una delle caratteristiche fondamentali dei mezzi di Suzuki è sempre stata la praticità. Forse non saranno mai stati dei prodotti di altissimo prestigio, ma bisogna riconoscere alla casa giapponese un notevole talento nel capire che cosa serve e dove esattamente vada messo. Con questa Suzuki Baleno, compatta di segmento B che va ad aggiungersi all’ambizioso progetto di lanciare 20 auto nuove entro il 2020 (per ora siamo a cinque dopo S-Cross, Celerio, Vitara e Vitara S), questa tradizione viene ancora una volta confermata, ma senza trascurare lo stile. Sulle strade intorno al lago di Garda abbiamo avuto l’occasione di fare conoscenza con una vettura dal design piacevole, dalle dimensioni compatte e, soprattutto, spaziosa ed efficiente. Si tratta di un veicolo che potrebbe attrarre più di uno sguardo dal concessionario, anche se forse un po’ di scelta in più nella gamma motori non avrebbe guastato. Andiamo, però, ad analizzarla nel dettaglio.

Dal punto di vista stilistico la Baleno è una classica hatchback cinque porte abbastanza piacevole da vedere. Si tratta di un veicolo decisamente compatto, che riesce a stare al di sotto dei 4 metri di lunghezza (3.995 mm per la precisione), mentre la larghezza di 1.745 mm promette di aiutare molto la maneggevolezza anche a pieno carico. Parliamo però prima del design, che particolare non da poco è completamente “made in Italy”, essendo firmato dal Centro Stile Suzuki di Torino. Abbiamo a che fare con una vettura dalle forme fluide, ma piuttosto nette. La griglia frontale è assolutamente originale, non assomigliando a nessuna delle auto precedentemente prodotte dal marchio. La cromatura inferiore, che collega idealmente i due fari anteriori, le dà un aspetto moderno e accattivante, pur non tradendo comunque gli stilemi classici del marchio. Sulla fiancata abbiamo a che fare con un look già molto più fluido e omogeneo, con i montanti caratterizzati da una diversa colorazione rispetto al resto della carrozzeria, frontali compresi. Il fascione inferiore fa partire una nervatura che percorre i passaruota e continua lungo le portiere, collegando idealmente muso e posteriore. Proprio in questa zona si raccolgono alcuni degli elementi più particolari della vettura. I gruppi ottici hanno una forma piuttosto classica, mentre sul portellone del portabagagli notiamo immediatamente una fascia cromata che contribuisce a rendere molto particolare il design complessivo. In alto notiamo anche uno spoilerino di serie con alloggiamento per una luce di frenata. Il fascione si posiziona piuttosto in alto rispetto al resto della vettura, senza però correre il rischio di dare all’auto un profilo sgraziato. Anzi, il complesso è davvero attuale e le forme dell’auto hanno delle ripercussioni molto importanti in termini di spazio. Il cd da 0.299 la dice lunga sulla cura che è stata applicata sulla carrozzeria.

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Come avevamo già anticipato, infatti, una delle caratteristiche più importanti della Baleno è proprio lo spazio a disposizione. Il bagagliaio con tutti i sedili alzati parte da una capienza di 355 litri, il che rende la segmento B di Suzuki la migliore della sua categoria. Inoltre i sedili posteriori offrono agli occupanti uno spazio per le gambe di ben 805 mm, donando in questo modo una libertà davvero mai vista prima in un’auto di questo livello. Anche in altezza l’auto offre sufficiente spazio per i passeggeri, anche particolarmente alti. Avremmo forse evitato il piccolo rientro nella zona posteriore, che forse danneggia leggermente la visione d’insieme, anche se stiamo davvero cercando il pelo nell’uovo. Dal punto di vista dei materiali abbiamo a che fare quasi unicamente con plastiche dall’aspetto molto solido e abbondanti coperture in tessuto (anche sulla portiera posteriore, il che costituisce un bel surplus di qualità). Il design scelto per la vettura è molto pulito e semplice, con una cornice per il sistema di infotainment piuttosto vivace e che contribuisce con la sua copertura cromata a “spaccare” leggermente le linee continue del cruscotto. Dal punto di vista tecnologico abbiamo a che fare con il classico sistema di infotainment di Suzuki, che abbiamo già potuto apprezzare in passato per la sua efficacia. Tra l’altro, particolare non da poco, questo è stato aggiornato con gli ultimi software per la compatibilità degli smartphone, compreso l’Apple Car Play dedicato ad iPhone e iPad, le cui app aggiornate verranno replicate perfettamente a schermo mantenendo però le doti touchscreen del pannello da 7 pollici. Interessantissima aggiunta è lo schermo TFT da 4,2 pollici inserito nel quadro comandi, che fornisce numerose informazioni aggiuntive sulle condizioni dell’auto e che torna molto utile soprattutto se dovessimo scegliere la meccanica ibrida (argomento che affronteremo tra poco). Sono disponibili tre diversi allestimenti: il B-Drive è l’entry level ed è comunque abbastanza completo tenendo conto anche del prezzo di partenza contenuto. L’allestimento più equilibrato è il B-Cool, mentre il B-Top è, come potete intuire, il tetto della gamma. All’interno di questi pacchetti sono inclusi alcuni sistemi di aiuto alla guida e di sicurezza particolarmente utili, tra cui impossibile non citare il cruise control adattivo e la frenata di emergenza. Quest’ultima promette di essere piuttosto efficace, anche se durante la nostra prova il primo segnale acustico di allarme si è messo a suonare fin troppo in anticipo, rischiando di risultare fastidioso.

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Passiamo ora alle caratteristiche meccaniche. La Suzuki Baleno è completamente nuova: è stata infatti sviluppata su un’evoluzione della piattaforma della Swift, che ha consentito da sola di risparmiare sul peso fino a 30 kg e di ottenere anche netti miglioramenti sul fronte della rigidità e della sicurezza. In generale la Baleno presenta una massa di base di appena 940 kg e anche con il pino di accessori la casa garantisce di riuscire a stare comunque al di sotto dei 1.000 kg a vuoto. Questo ha portato dei vantaggi soprattutto dal punto di vista dei consumi, anche se oggettivamente qualche meccanica in più non ci sarebbe dispiaciuta. Sono essenzialmente tre i motori in commercio: il primo è il benzina 1.200 Dualjet con potenza da 90 CV, di serie con cambio manuale a cinque marce e nell’allestimento B-Top disponibile anche con l’automatico CVT a sei rapporti. Questo stesso motore è anche la base del modello ibrido: la Baleno, infatti, è la prima “ibrida smart” che Suzuki commercializza sul mercato europeo. Stiamo parlando del sistema SHVS (Smart Hybrid Vehicle by Suzuki) con dispositivo ISG (Integrated Starter Generator), che consente una migliore gestione non solo del motore elettrico, ma anche dello stesso avviamento della macchina. È collegato ad una batteria agli ioni di litio da 12V e pesa solamente 6,2 kg circa in più rispetto al modello normale. Questo congegno, secondo le previsioni della casa, può portare ad un risparmio di carburante molto vicino al 5% rispetto ai motori tradizionali, con possibilità di salire ancora di più. I dati ufficiali parlano di un consumo nel ciclo combinato europeo di 4 litri/100 km, mentre le emissioni di CO2 si assesterebbero sui 94 g/km. La nostra prova su strada è stata molto breve e ci siamo potuti affidare solamente al computer di bordo per le nostre valutazioni, ma se questi si rivelassero precisi, allora possiamo confermarvi che quei 4 litri non sono un’utopia, ma possono essere raggiunti. Senza guidare con particolare attenzione, infatti, siamo riusciti a registrare una media di 4.5 litri/100 km e anche il 1.200 Dualjet non va niente male, dato che è riuscito ad assestarsi sui 5,5 litri/100 km. Per conferme più precise, però, vi rimandiamo ad un futuro appuntamento con un test drive più prolungato nel tempo. A partire da maggio sarà disponibile anche il tre cilindri della casa, ovvero il 1.000 Boosterjet con potenza da 112 CV. Non è prevista al momento una motorizzazione diesel.

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Dal punto di vista della guida la Baleno si comporta davvero bene. Il volante è sufficientemente preciso e possiede un angolo di sterzata molto adatto per le manovre. È regolabile sia in altezza che in profondità e trovare la posizione ideale alla guida è un’operazione decisamente semplice. La grande capienza della vettura porta decisi vantaggi anche per i passeggeri davanti e possiamo immaginare che l’azione del cruise control adattivo permetta di compiere anche lunghi viaggi senza stancarsi in maniera eccessiva. L’auto è omologata per cinque persone, quindi si adatta ottimamente ad essere un’auto per le famiglie. Il motore, pur non essendo un fulmine di guerra, riesce a completare alcuni sprint interessanti e non da mai la sensazione di essere smorto. La versione ibrida non porta nessun vantaggio a livello di potenza e di scatto, ma la sensazione è che i consumi potrebbero davvero abbassarsi in maniera sensibile con lo SHVS.

Chiudiamo con i prezzi: qui registriamo un’altra nota positiva, in quanto la Baleno, a fronte di contenuti di tutto rispetto, potrebbe essere una delle segmento B più convenienti del mercato. Il prezzo di partenza, infatti, è di 14.100 € con una buona dotazione di optional. La top di gamma, comunque, è la B-Top che parte da 16.600 €, per cui un prezzo assolutamente considerabile se si desidera avere qualche comfort in più. La variante ibrida è disponibile solo su allestimento B-Top e comporta un aumento di 1.000 €. Stesso discorso per il cambio automatico CVT, che alza di altri 1.500 €. In definitiva, quindi, il modello più accessoriato in assoluto verrebbe a costare 19.100 €, un prezzo al quale altre concorrenti non offrono altrettanti optional. Fino alla fine del mese di aprile, però, è prevista una speciale offerta di lancio: la B-Easy a 10.900 €, la B-Cool a 12.100 € e la B-Top a 13.600 € (sistema ibrido e cambio CVT con i medesimi sovrapprezzi).

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