100th Targa Florio con Porsche: in Sicilia al ritmo del vento [QUINTO CAPITOLO]

Nella terra dei fenomeni del volante

100th Targa Florio con Porsche – Tappa a Floriopoli, luogo mitico della famosa Targa dove l'arte del guidare parte e arriva all'eccellenza

Basta tastare l’asfalto per sentire la potenza dei motori salire e disperdersi, come una rabbiosa mandria di purosangue senza legge lanciata verso l’orizzonte. Torna a rianimarsi Floriopoli e con essa la passione per la tradizione. Se si vuole raccontare una storia di sport e motori, questo angolo di Sicilia è uno dei posti più adatti per ascoltarla. Porsche, Ferrari, Alfa Romeo, tanti nomi e tante sensazioni. Un universo composto da volti, condito di colori, esaltato da visioni.

Il percorso di 148 km, che nel tempo è cambiato, stavolta è ridotto pesantemente a una passerella di sei chilometri. Ma il gusto non cambia, perché ad ogni accensione di motore ed accelerata, non serve molto spazio per far decollare i ricordi. Nelle sue forme, la Targa Florio ha infatti conservato quell’aura leggendaria collegata al rischio, alla difficoltà, a chi come Porsche, Alfa Romeo, Ferrari e piloti del calibro di Tazio Nuvolari, Stirling Moss, Jackie Icks, Gijs van Lennep o specialisti ed eroi locali come Nino Vaccarella si è sfidata nel tempo. Leggenda legata anche alla particolare conformazione geografica del percorso, alla necessità di convivere con la quotidianità di una terra sempre pronta ad accogliere, ma anche fiera delle proprie tipicità. Un’alchimia di generi che continua a convivere, a ridestarsi ogni anno in questo periodo.

A Floriopoli, mentre il vento anima le bandiere presenti sulle strutture e i colori vivi delle storiche insegne ricordano l’epopea di un tempo, quella stessa storia riprende vita ancora in occasione del “Floriopoli Historic speed event”. Campioni che hanno vissuto la epica Targa Florio a bordo di esemplari esclusivi o potenti dal remoto al più recente passato, tornano a tastare l’asfalto siciliano per sei chilometri tra Floriopoli e le Tribune di Cerda, e la voce di modelli di rara bellezza prende di nuovo possesso della scena. Merito del piede di Arturo Merzario, Jacky Ickx, Jean-Claude Andruet, Nino Vaccarella, Helmut Marko, Sandro Munari, Vic Elford, Nanni Galli, Gijs van Lennep, Carlo Facetti o Hans Herrmann, che hanno nuovamente portato verso l’apice il mito.

Mentre i vari modelli percorrono brevemente la via dei box di Floriopoli, prima di imboccare il tratto che li porta verso Cerda, la calca della gente li abbraccia. Saluti, applausi, un’atmosfera calorosa riempie il tratto stradale, ricordando immagini più vicine a quelle di un Giro d’Italia, piuttosto che da tappa motoristica. Le argentee livree delle Porsche del Museo di Stoccarda, anticipata dalla fascinosa 718 RS 60 Spyder e da modelli di altre case di epoca più lontana, si immergono nello stesso mare di colori e sguardi assieme alle altrettanto roboanti Ferrari, sino alla poderosa Alfa Romeo 33 TT/12, il cui ruggito scosta l’aria con rabbia. Il silenzio non ha più spazio su queste vie ed è un nuovo trionfo per gli appassionati.

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