Alfa Romeo MiTo 1.4 turbo GPL, primo contatto

Impressioni sulla riuscita versione a doppia alimentazione

Alfa Romeo MiTo 1.4 turbo GPL, primo contatto

I listini delle case automobilistiche si stanno sempre più popolando di versioni ibride, a doppia alimentazione o che comunque strizzino l’occhio all’ecologia ed al risparmio. In tempi in cui la benzina ed il gasolio corrono inesorabilmente verso la soglia dei due euro al litro il tema si fa ovviamente più di attualità. Sul piatto della bilancia ci sono poi le agevolazioni che amministrazioni e produttori mettono in campo, arrivando anche a 5.000 euro di sconti sul prezzo di listino.

E se pensiamo che la rete sul territorio ha recentemente sorpassato la soglia dei 3.000 distributori GPL, possiamo affermare che anche l’ultimo ostacolo all’appetibilità delle vetture con questo tipo di alimentazione sia venuto meno. Considerando anche il fatto che da oltre 10 anni i sistemi di sicurezza obbligatori consentono di parcheggiarle in garage ed autorimesse (fino al primo piano interrato), in passato vietati.

In aggiunta ricordiamo che veicoli ad alimentazione alternativa hanno libero accesso ad aree con limitazioni alla circolazione, come ad esempio l’Area C di Milano.

Ed è così che, analizzando i dati italiani delle vendite del nuovo degli ultimi mesi, siamo purtroppo abituati a vedere diminuzioni nell’ordine del 25% rispetto allo scorso anno, ma anche un consistente incremento delle quote di mercato di ibride (oltre +60%), auto a metano (circa +30%) ed uno strabiliante +136% di quelle GPL.

Ma veniamo alla nostra prova, la MiTo nella conosciuta motorizzazione 1.4 turbo benzina, completamente riprogettata per garantire l’integrazione con l’alimentazione GPL, appositamente realizzata in collaborazione con la Landi Renzo S.p.A., azienda leader di settore.

La linea della vettura è certamente una delle più riuscite in questo segmento: sono passati 4 anni dall’entrata in commercio di questo modello, ma ancora oggi ci capita di essere fermati da curiosi che ci chiedono le nostre impressioni sull’oggetto del loro desiderio.

All’interno tutto è come ce lo aspettiamo: aspetto grintoso con i due grossi strumenti tondi dietro al volante, abbinati a due più piccoli e ad un display di servizio oltre al principale display centrale (non touch) per gestire le funzioni dell’impianto di infotainment (ma ci sono anche i comandi sul volante e quelli vocali). Presente l’ormai consueto manettino DNA (Dynamic, Normal e All Weather), che agisce in questo caso sull’elettronica della vettura e sulla servoassistenza dello sterzo. La novità è limitata all’aggiunta di un commutatore (un semplice tasto a due posizioni) sul tunnel centrale, davanti al comando del cambio, con relativi led per il livello del serbatoio e per l’indicazione della modalità di alimentazione effettivamente in uso.

Le altre novità sono tutte nascoste sotto al cofano e nel baule, dove è alloggiato il serbatoio toroidale da 39 litri (capacità utile reale perché con il GPL è possibile raggiungere al massimo l’80% della capienza totale) che sostituisce la ruota di scorta, a sua volta eliminata a vantaggio di un kit di riparazione in dotazione di serie.
L’elettronica gestisce automaticamente il tutto, consentendo di limitare l’uso del tasto solamente al caso in cui il GPL sia esaurito. In partenza per alcuni istanti viene utilizzata la benzina per poi passare alla più economica alimentazione a gas non appena possibile. Durante la prova l’indicatore della benzina non si è mosso di un millimetro confermando il fatto che, salvo casi particolari, ci si può tranquillamente dimenticare del carburante “convenzionale” per sostituirlo con il ben più economico GPL. Ricordiamo che il costo di un litro è ancora inferiore all’euro e la differenza nel consumo è limitata, nell’ordine del 10% in più. Peccato non poter avere indicazione dal computer di bordo, che in questa versione non fornisce il dato sul consumo qualsiasi sia l’alimentazione in uso.

Per quanto concerne le prestazioni non abbiamo avuto modo di rilevare grosse differenze: il motore è sempre brillante, anche se un po’ “pigro” sotto i 2500 giri, per poi tirare deciso fino ad oltre la linea dei 6 mila. Il motore è il “vecchio” 1.4 turbo da 120 cv, che è stato sostituito a fine 2009, nella versione a sola benzina, dall’unità Twin Air con 15 cv in più e che garantisce una riduzione dei consumi di circa il 10%. Nulla però se confrontato alla differenza di prezzo tra benzina e GPL, di oltre il 50%!

Ora per noi è giunto il momento di continuare a girare con questa interessantissima vettura. Troverete la nostra prova su strada completa nella prossime settimane sulle pagine di Motorionline, insieme a quelle di tantissimi altri modelli. Abbiamo in serbo un 2013 da favola, ve lo garantiamo!

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