Anche Azione di Calenda chiede di rivedere il passaggio alle auto elettriche
Auto elettriche: i dubbi di Azione, il partito di Carlo Calenda
Il partito Azione di Carlo Calenda è cauto nel commentare la decisione di stoppare la vendita di auto a benzina e diesel per passare alle auto elettriche in Europa entro il 2035, una misura che è stata oggetto di di grandi polemiche anche dopo la sua approvazione definitiva. Tuttavia, al momento sembra prevalere una tendenza a favore dei motori a combustione interna.
Auto elettriche: i dubbi di Azione, il partito di Carlo Calenda
Il partito di Carlo Calenda esprime riserve riguardo al divieto dei veicoli con motore a combustione evidenziando “difficoltà tecniche ed economiche” che potrebbero rendere difficile per molti passare all’elettrico alla scadenza del 2035.
Tra le preoccupazioni principali vi è l’insufficienza della rete di stazioni di ricarica e dell’infrastruttura per le auto elettriche, essenziali per supportare la ricarica di milioni di auto elettriche. Un’ulteriore preoccupazione riguarda la potenziale “riduzione dei posti di lavoro dovuta a una minore richiesta di manodopera”, dato che le auto elettriche “richiedono meno componenti rispetto ai veicoli tradizionali”.
Uno studio di Boston Consulting Group afferma che potrebbe esserci una carenza di quasi 1 milione di lavoratori nel settore auto, con scarse possibilità di ricollocamento in altri settori o di riqualificazione professionale. Dunque anche il partito di Carlo Calenda chiede di rivedere i piani sulle auto elettriche dell’Europa.
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