Apple Watch: ecco a cosa serve, idee e app per le nostre auto [FOTO]

Prodotti ufficiali, ma anche soluzioni after market

L'Apple Watch è a partire da oggi disponibile anche in Italia e a noi di Motorionline è venuta subito in mente una domanda: potrà essere d'aiuto alla guida? La risposta è sì, tant'è vero che moltissime case auto si sono già lanciate per rendere compatibili le proprie app ufficiali con lo smartwatch di Cupertino. Ma esistono anche soluzioni after market per chi non ha un'auto compatibile

Apple Watch – Se questa mattina il vostro collega super tecnologico vi sembrava estremamente ansioso (o infastidito, a seconda della “squadra” di cui fa parte), non siate sorpresi. Oggi, infatti, è il giorno dell’Apple Watch, l’ultima idea della casa di Cupertino per provare a sbancare il mercato mondiale esattamente come già ha saputo fare non tanto con i Mac (comunque popolari), ma piuttosto con iPhone e iPad. Un oggetto particolare l’Apple Watch: c’è chi lo aspetta con ansia, chi ne mette in dubbio l’utilità, chi fa notare come esistessero già altri prodotti similari e chi invece proprio non lo vorrebbe vedere nemmeno fotografato. Anche in redazione ci siamo fatti prendere dalla frenesia e ci siamo chiesti: a cosa serve l’Apple Watch? Soprattutto, potrebbe essere utile anche sulla nostra auto?

Prima di affrontare l’argomento, descriviamo un po’ le caratteristiche dell’orologio super intelligente della Mela di Tim Cook. Ne esistono tre versioni: l’Apple Watch Sport, l’Apple Watch e l’Apple Watch Edition. Lo Sport è il modello che potremo chiamare “entry level”, essendo la variante più economica. Proprio per questo motivo, però, nei paesi in cui è già stato messo in vendita, lo Sport è andato letteralmente a ruba. La cassa è realizzata in alluminio anodizzato, particolarmente resistente e maltrattabile (da qui il nome Sport). È ordinabile nei colori argento e grigio siderale (il quasi nero della Mela). Il vetro è Ion-X rinforzato, il medesimo usato per l’iPhone 6. È disponibile nelle misure da 38 e da 42 mm, insieme ad un cinturino in materiale plastico disponibile in bianco, azzurro, rosa e nero. Il tutto a partire da 419 euro. Lo step successivo è l’Apple Watch “standard”, che a partire da 669 euro presenta una scocca in acciaio inossidabile 316L, vetro in cristallo di zaffiro e cinturini diversissimi tra loro, compresi l’acciaio inossidabile forgiato e la pelle. Infine abbiamo l’Apple Watch Edition, che quasi potremmo considerare un mero esercizio di stile da parte della Mela. Si tratta di un prodotto riservato infatti ai super ricchi: si parte da 11.200 euro per una scocca in oro a 18 carati e cinturini in pelle con rifiniture a loro volta in oro.

Parliamo quindi delle funzionalità, partendo da quelle native, ovvero quelle che avrete a disposizione sull’apparecchio immediatamente, senza scaricare nulla dal Web. Una che ci risulta immediatamente utile alla guida è ovviamente quella di poter ricevere via Bluetooth le telefonate sull’orologio. Non tutti, infatti, abbiamo ancora a disposizione un’auto con un sistema di infotainment super connesso. Per questo motivo l’Apple Watch può risultare estremamente utile, in quanto non sarebbe necessario tirare fuori il telefono o prenderlo in mano per rispondere e parlare, tenendo comunque sempre le mani saldamente sul volante. A meno che non stiate facendo il tempo sul giro all’autodromo di Monza, la qualità della telefonata promette di essere all’altezza. Allargando il discorso anche alle altre app, sull’Apple Watch sarà possibile ricevere notifiche di appuntamenti, promemoria, SMS ed email, insieme a tutte le app che supportano l’apparecchio come WhatsApp. Il tutto con una semplice occhiata all’orologio, senza dubbio un sistema più sicuro di quanto non possa essere osservare uno schermo al centro della plancia o, peggio ancora, l’iPhone stesso.

Ovviamente, però, saranno le app a far decollare definitivamente l’Apple Watch. In questo senso le case automobilistiche non si sono volute far trovare impreparate e per questo motivo hanno già reso disponibile il software necessario per gestire alcune delle loro auto più tecnologiche. Parliamo prima di tutto dei marchi premium, come Mercedes con il suo MB Companion, che consente di verificare il livello del carburante, ritrovare il parcheggio e simili. BMW si è concentrata particolarmente anche sulla sua gamma elettrica “i”, rilasciando l’app BMW iRemote per controllare la carica dell’auto, il clima e addirittura aprire le portiere con un solo tocco. Quindi l’Apple Watch potrà sostituire i telecomandi delle vetture? Forse non subito, ma la strada sembra essere quella. All’avanguardia troviamo anche Porsche con la sua Car Connect, compatibile con le nuove Cayenne, Macan, Panamera e persino con la 918 Spyder. Con l’app della super casa tedesca potremo anche controllare la pressione delle gomme e la chiusura di porte e finestrini, senza contare che anche in questo caso è possibile aprire l’auto al tocco.

Tra i primi a buttarsi in questo mondo di innovazione non poteva mancare Elon Musk, patron di Tesla. La sua app Tesla Remote S è perfettamente compatibile con la Model S e può persino far suonare il clacson, accendere le luci, aprire il tetto panoramico e, naturalmente, include tutte le funzioni di controllo di cui abbiamo parlato prima. Queste ultime saranno presenti anche sull’app Volkswagen Car-Net e anche la coreana Hyundai è al lavoro per rendere la sua Blue Link compatibile con l’Apple Watch. Non dimentichiamo nemmeno Volvo On Call, che aggiungerà la compatibilità ad Apple Watch proprio in questi giorni.

Infine, se ancora non avete un’auto ultimissimo modello (come chi vi scrive), potrete comunque godere di alcune soluzioni after market, quali l’Automatic Smart Driving Assistant, che include alcune funzioni GPS e di controllo della vettura che promettono di risultare senz’altro utili (è acquistabile su Amazon).

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