Arval Italia a Company Car Drive 2016

Il Direttore Commerciale Lufray è intervenuto al Seminario Internazionale “TCO e dispositivi di assistenza alla guida”

Arval Italia ha partecipato, in qualità di sponsor, all’evento dedicato a fleet manager, acquirenti e gestori di flotte aziendali, in programma dall’11 al 12 maggio all’Autodromo Nazionale di Monza
Arval Italia a Company Car Drive 2016

Arval Italia, azienda leader nel noleggio a lungo termine e nella gestione di flotte aziendali, ha partecipato, in qualità di sponsor, alla quinta edizione di Company Car Drive, l’evento organizzato da GL Events Italia in collaborazione con Econometrica e dedicato a fleet manager, acquirenti e gestori di flotte aziendali.

Nell’ambito dell’evento, Emmanuel Lufray, Direttore Commerciale di Arval Italia, è intervenuto al Seminario internazionale “TCO e dispositivi di assistenza alla guida”. Il Seminario ha esaminato la diffusione dei dispositivi di assistenza alla guida, sempre più presenti nella produzione delle case costruttrici, e le ripercussioni di tali innovazioni per le flotte aziendali, rilevando l’esigenza da parte dei fleet manager di verificarne gli effetti, sia in termini di soddisfazione del driver sia per le possibili influenze sul Total Cost of Ownership (TCO) della flotta.

Per quanto concerne l’inserimento nelle flotte aziendali di veicoli dotati di dispositivi di assistenza alla guida, un’indagine del Corporate Vehicle Observatory di Arval Italia, realizzata in collaborazione con Econometrica, ha evidenziato che ben il 63% dei fleet manager intervistati dichiara di avere in flotta almeno un veicolo dotato di una di queste tecnologie.

Le motivazioni che li spingono a optare per l’inserimento nelle car list di veicoli dotati di dispositivi di assistenza alla guida sono la maggiore sicurezza per i driver e la possibilità di efficientamento della flotta, quest’ultima possibile grazie a una riduzione dei consumi e della sinistrosità.

Per capire nel dettaglio le conseguenze dell’incidentalità, un’altra ricerca, realizzata dal Corporate Vehicle Observatory, ha stimato che i costi della “non sicurezza”, che comprendono costi economici (assistenza, manutenzione, multe, sinistri…) e costi sociali (per la collettività e per l’azienda), rappresentano il 17% del costo del TCO. Tra questi, si annoverano anche i costi della non sicurezza cosiddetti “occulti”, vale a dire i costi sociali a carico dell’azienda ma non calcolati nel TCO e dovuti soprattutto a costi di mancata produttività a seguito di un incidente con danni, che pesano per circa il 5%, generando mediamente per le aziende 460 euro ogni anno di costi aggiuntivi per veicolo, senza tuttavia che l’azienda stessa ne abbia percezione diretta.

“È indubbio, quindi – ha dichiarato Emmanuel Lufray, Direttore Commerciale di Arval Italiache l’utilizzo di dispositivi di guida assistita contribuisca a ridurre il Total Cost of Ownership perché il driver è spinto a una guida più attenta e responsabile e uno stile di guida sicuro determina una riduzione dei consumi e una diminuzione della sinistrosità che ha impatti importanti sui costi di gestione della flotta”.

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