Audi RS Q e-tron E2: il prototipo elettrico punta al podio alla Dakar 2023

All'assalto dell'Arabia Saudita con Ekstrom, Peterhansel e Sainz

Audi RS Q e-tron E2: il prototipo elettrico punta al podio alla Dakar 2023

Manca davvero poco alla partenza della Dakar 2023, sempre tra le dune dell’Arabia Saudita. Audi si prepara al debutto della RS Q e-tron E2, versione aggiornata del primo veicolo dotato di powertrain elettrico e range extender, e come obiettivo primario c’è la conquista del podio.

Il podio è possibile secondo Michl

Rolf Michl, Amministratore Delegato di Audi Sport GmbH e Responsabile delle attività sportive internazionali del Brand, vuole la Top 3 per la propria squadra, dopo aver ottenuto quattro vittorie di tappa alla prima apparizione del 2022.

Dal 31 dicembre, Mattias Ekström-Emil Bergkvist, Stéphane Peterhansel-Edouard Boulanger e Carlos Sainz-Lucas Cruz affronteranno in Arabia Saudita il prologo e le successive 14 tappe della Dakar 2023.

Il 70% del percorso è totalmente nuovo. Gli organizzatori dell’ASO hanno aumentato ulteriormente le difficoltà: con percorrenze comprese tra 350 e 500 chilometri, le tappe tra il Mar Rosso e il Golfo Persico sono più lunghe e tecniche rispetto allo scorso anno. L’Empty Quarter, il più grande deserto di sabbia del mondo, caratterizzato da dune imponenti, è particolarmente impegnativo.

“Percepiamo una tensione agonistica positiva, vibrante. Siamo consapevoli di essere pronti”, afferma Michl. “La nostra auto è ora decisamente affidabile. I miglioramenti rispetto alla prima generazione di Audi RS e-tron sono sostanziali. Anche le dinamiche e i processi interni al team sono collaudati. Il nostro obiettivo è il podio. Ci siamo preparati nel modo più accurato possibile, ma i fattori esterni restano imprevedibili”.

Carburante rinnovabile per il range extender

Il quattro cilindri TFSI – turbo a iniezione diretta della benzina – di derivazione DTM che funge da range extender, per la prima volta, è alimentato mediante un carburante rinnovabile a base di residui vegetali privi d’impatto sulla filiera alimentare, grazie al quale si riducono del 60% le emissioni di anidride carbonica rispetto all’utilizzo di un combustibile da competizione tradizionale.

“Nel preparare il rally raid più impegnativo al mondo, non abbiamo lasciato nulla al caso”, afferma Uwe Breuling, Responsabile Veicoli Speciali Audi Sport. “Abbiamo imparato molto dalle precedenti competizioni e dai test effettuati, per poi affinare ogni aspetto, dalla tecnica alla logistica sino all’ambito organizzativo. La stretta collaborazione tra Audi Sport, i piloti, i navigatori e Q Motorsport ha dato e darà ottimi frutti”

Durante i test di sviluppo e il Rally del Marocco, affrontato ad ottobre, la seconda generazione di Audi RS Q e-tron ha dato prova di solida affidabilità ed elevate prestazioni. “Dopo il Marocco, a Neuburg abbiamo smontato e ricostruito integralmente tutte e tre le vetture, dando agli equipaggi la possibilità di guidarle nuovamente prima della partenza per la Dakar”, afferma Arnau Niubó Bosch, Project Leader Track Operations. “Gli ingegneri hanno istruito dettagliatamente Mattias, Emil, Stéphane, Edoard, Carlos e Lucas in merito alle soluzioni tecniche di Audi RS e-tron E2, così che siano in grado d’intervenire autonomamente, per quanto possibile, in caso d’imprevisti durante le tappe. Affrontando un rally raid di due settimane, è sufficiente un’unica giornata negativa per compromettere il risultato finale”.

Le dichiarazioni dei piloti in vista della gara

Mattias Ekström: “Abbiamo sviluppato ogni aspetto della vettura, dai dettagli in abitacolo al setup delle sospensioni, passando per i processi interni, ad esempio la sostituzione degli pneumatici, con l’obiettivo di abbinare affidabilità e competitività. Sono particolarmente soddisfatto della definizione dell’assetto. Siamo riusciti a identificare le molle ideali in funzione del terreno affrontato, avendo a disposizione molteplici scelte qualora si corra su sabbia, pietraie o terreno misto”. Il navigatore Emil Bergkvist sottolinea il sensibile step evolutivo avvenuto in Marocco: “Abbiamo capito come mai prima d’ora la logica alla base della redazione dei roadbook. Questo ci permette di elaborare, grazie all’apporto degli ingegneri, una strategia di gara decisamente più raffinata rispetto al passato”

Stéphane Peterhansel: “Abbiamo acquisito fiducia nel corso dell’anno”, afferma il francese. “La costanza delle performance è uno dei nostri punti di forza. Un fattore che contribuisce alla riduzione dello stress all’interno del team. Tre elementi cruciali fanno la differenza: la tecnologia, le prestazioni di noi piloti e la capacità di interpretare il roadbook dei navigatori. Mi aspetto avversari molto forti, in special modo Toyota e BRX”. Edouard Boulanger condivide le opinioni del compagno d’equipaggio: “Siamo in una situazione decisamente differente rispetto a un anno fa. Lo spirito in squadra è diverso, tutti conoscono la Dakar ora. L’atmosfera interna al team è la migliore possibile. Al tempo stesso, i competitor sono cresciuti e serviranno almeno un paio di tappe per avere un’idea concreta delle forze in campo”.

Carlos Sainz: “Non si può paragonare la situazione attuale a quella di un anno fa. L’esperienza maturata con la nuova vettura aiuta decisamente. Di conseguenza, anche gli obiettivi cambiano. Nel 2022 eravamo prudenti, mentre ora contiamo di competere per le prime posizioni. La sfida più grande resta la Dakar stessa. Ogni giorno riserva sorprese”. Il navigatore Lucas Cruz è fiducioso: “Abbiamo imparato a conoscere a fondo Audi RS e-tron E2, così da poter intervenire autonomamente in caso d’inconvenienti. Il clou della gara saranno le tappe nell’Empty Quarter’.

Quandt: “Siamo fiduciosi, ma non sottovalutiamo la Dakar”

Sven Quandt, patron del team Q Motorsport che gestisce in gara i tre esemplari di Audi RS e-tron E2, riassume la situazione: “Quest’anno abbiamo terminato la preparazione per tempo e spedito le auto via nave. Un anno fa abbiamo dovuto portare le vetture in Arabia Saudita in aereo, tanto eravamo compressi dalle tempistiche. Siamo senza dubbio fiduciosi, ma non sottovalutiamo affatto la Dakar. Non è questione solo di prestazioni, tecnologia e persone, ma anche di fortuna. E la sorte è imprevedibile. Quest’anno il percorso prevede dune molto alte, mentre l’anno scorso i passaggi nel deserto erano relativamente agevoli. Il rally raid dura effettivamente due settimane, ma richiede al team almeno un mese di lavoro sul campo. Resta inoltre da valutare quanto siano cresciuti gli avversari. Nessuno ha scoperto realmente le carte nel 2022. In base alla mia esperienza, scopriremo chi sia davvero temibile solo a ridosso dell’Epifania”

Audi racconterà la Dakar 2023 attraverso i propri canali social Audi Official e Audi Sport (Facebook e Instagram) e darà seguito al format di successo “Inside Dakar” su Facebook e Audi MediaTV. Le interviste day by day con gli equipaggi e i membri del team forniranno una lettura “dall’interno” delle tappe e delle vicende sportive. Anticipazioni sul percorso, video di approfondimento e retroscena completeranno il mix di informazione e intrattenimento. L’emittente televisiva Eurosport dedicherà una striscia quotidiana alla Dakar.

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