Auto aziendali, ANIASA contro le nuove tasse: “Frenano il rinnovo del parco circolante e penalizzano le vetture meno inquinanti”

Intanto il Governo promette delle revisioni in manovra

ANIASA, l'associazione che in Confindustria rappresenta il settore del noleggio veicoli, sottolinea gli effetti negativi che l'aumento della tassazione sulle auto aziendali avrebbe per l'intero comparto e rilancia il ripristino del super-ammortamento.
Auto aziendali, ANIASA contro le nuove tasse: “Frenano il rinnovo del parco circolante e penalizzano le vetture meno inquinanti”

Mentre il Governo sta lavorando per apportare dei correttivi allo schema di modifica della tassazione delle auto aziendali previsto nella manovra, con un alleggerimento delle tasse promesso nelle ultime ore anche dal premier Giuseppe Conte, sulla questione si è espressa anche l’ANIASA, l’associazione che in Confindustria rappresenta il settore del noleggio veicoli. 

Rischio crollo immatricolazioni

L’ANIASA sostiene che tale misura come concepita nella bozza di legge di bilancio è una stangata fiscale miope che alleggerisce le retribuzioni dei lavoratori e rischia di provocare un crollo delle immatricolazioni del noleggio a lungo termine (circa 60.000 in meno nel 2020) con minori entrate per l’erario e gli enti locali stimati in 260 milioni di euro. L’associazione dei noleggiatori, sottolineando la necessità di provvedimenti differenti, ribadisce come il Governo dovrebbe piuttosto concentrarsi sul ripristino del super-ammortamento, che produrrebbe maggiori entrate tributare, contribuendo allo svecchiamento del parco auto e alla più rapida immissione di veicoli meno inquinanti.

Si favorirebbe il ritorno a soluzioni vecchie come il rimborso chilometrico

“Aumentare oggi la tassazione dell’auto aziendale già pesante e farraginosa – dichiara Massimiliano Archiapatti, presidente di ANIASA – significa colpire intenzionalmente le capacità produttive del Paese, i lavoratori e un settore completamente fiscalizzato, che rappresenta sicuramente lo strumento più efficace per accelerare il rinnovo del parco, il più vecchio, inquinante e meno sicuro d’Europa con oltre 10 anni di anzianità. Con questa misura si favorirebbe tra l’altro il ritorno a soluzioni fuori dal tempo, come il rimborso chilometrico, senza controllo e tracciabilità tributaria, in totale spregio e contrapposizione alle innovazioni della fatturazione elettronica e della carta carburante.

I vantaggio del ripristino del super-ammortamento

Il presidente di ANIASA spiega che: “Per ovviare ad ogni aspetto di tale scenario ostile all’automotive e venire incontro alle esigenze delle casse statali, basterebbe poco: ripristinare il super-ammortamento per le auto ad uso strumentale, una saggia misura che ha portato maggiori entrate erariali (1 euro di super-ammortamento si è trasformato in 3 euro di entrate per lo Stato e gli enti locali), un aumento delle immatricolazioni con veicoli meno inquinanti e più sicuri, e quindi lo svecchiamento del parco circolante (il vero e unico provvedimento realmente a favore dell’ambiente). Considerando solo le vetture del noleggio a lungo termine, tutti veicoli Euro 6, questa misura ha prodotto nel 2016 e 2017 rispettivamente 34.400 e 30.200 immatricolazioni in più (con maggiori entrate per l’erario rispettivamente di 170 e 148 milioni di euro), promuovendo maggior correttezza fiscale, funzione fisiologicamente esercitata dal noleggio lungo termine. Replicarla sarebbe saggio per un Governo in cerca di nuove risorse economiche e interessato ad ambiente e sviluppo”.

5/5 - (1 vote)
Motorionline.com è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News, se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
Leggi altri articoli in Auto

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati

Array
(
)