Le 10 auto da non vendere perché il loro valore è destinato a crescere
Elenco di vetture con forte potenziale di rivalutazione
Molto spesso appassionati di auto e collezionisti acquistano vetture per poi rivenderle in futuro e cercare di guadagnarci, concependo le auto come dei veri e propri investimenti. Per la buona riuscita di un investimento, oltre al valore intrinseco di una vettura, ci sono tutta una serie di fattori che determinano la convenienza o meno di un acquisto o di una vendita.
Da un’analisi del mercato automobilistico condotta da CarVertical è stato stilato un elenco di 10 auto che in questo momento non bisognerebbe vendere, ma tenersele strette, perché viene stimato che il loro valore è destinato a salire significativamente nei prossimi anni.
Le magnifiche 10 ad alto potenziale futuro
In questa lista troviamo l’Alfa Romeo GTV (1993-2004), con il top della coupé del Biscione rappresentato dalla versione sei cilindri con gli esemplari ben tenuti che oggi vengono venduti ad un prezzo superiore ai 30.000 euro.
A seguire c’è l’Audi V8 (1988-1993), antesignana dell’A8, la berlina dei Quattro Anelli montava solo il motore V8. La sua spiccata rarità ne aumenta il potenziale di crescita della sua quotazione. Altra tedesca presente nell’elenco è la BMW 540i (1992-1996), generazione E34 con propulsore a otto cilindri, anch’essa estremamente rara.
La lista ricavata da CarVertical include la Jaguar XF8 (1996-2006), coupé o cabrio, il cui prezzo attuale di un modello ben curato si attesta attorno ai 15-20.000 euro. Poi ci sono anche: Land Rover Defender (Serie I, Serie II); Mercedes-Benz E300, E320, E420 (1992-1996); Saab 9000 CS Aero (1993-1997); Toyota Land Cruiser (J80, J100); Volkswagen Corrado VR6 (1991-1995) e Volvo 740 Turbo (1986-1990).
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