Auto elettriche e batterie, le risposte alle 5 domande più comuni

Le spiegazioni dell'esperto del Test Center Energy di Seat

Auto elettriche e batterie, le risposte alle 5 domande più comuni

Seat, attraverso la competenza e l’esperienza di Francesc Sabaté, esperto del Test Center Energy, il laboratorio di ricerca e sviluppo delle batterie del marchio spagnolo, fornisce una serie di chiarimenti relativi agli aspetti più importante delle batterie al litio, componente principale di ogni auto elettrica.

Approfondendo le caratteristiche chiave, la loro composizione e le modalità d’utilizzo, Sabaté fornisce le risposte alle cinque domande più comuni che riguardano le batterie di un’auto elettrica.

1. Di cosa sono fatte le batterie?

“La tecnologia che utilizziamo per le batterie del Gruppo Volkswagen mette insieme gli ioni di litio con nichel, manganese e cobalto (NMC)”  – spiega Sabaté. Questi sono gli elementi che formano le celle, ovvero le unità minime di accumulo di energia. “Le celle sono poi raggruppate in moduli e disposte in pacchi che, insieme all’elettronica di controllo, al sistema di raffreddamento e agli involucri, creano la batteria completa pronta per essere assemblata nel veicolo”.

2. Che cosa cambia tra la batteria di un’auto elettrica e quella di una ibrida?

La differenza risiede nella capacità di accumulo di energia. In un veicolo elettrico la batteria deve essere più grande e avere maggiore capacità per assicurare un’autonomia adeguata. Nei veicoli ibridi, invece, le batterie sono più piccoli perché c’è il supporto del motore a combustione a garantire la giusta percorrenza. “Una batteria per un veicolo elettrico ha bisogno di più celle, indicativamente 300 invece delle 100 che servono per i veicoli ibridi plug-in” aggiunge Sabaté.

3. Quanto dura una batteria?

Sulla durata della batteria Sabaté spiega come questa sia influenza da una serie di fattori: “Dipende dallo stile di guida, dalla frequenza di utilizzo dell’auto, dalle temperature a cui è esposta e dal numero di cicli di ricarica”. A tala proposito Seat, forte dei risultati degli intensi cicli di test a cui sottopone le batterie (che includono condizioni climatiche estreme e modalità di utilizzo al limite), garantisce un minimo di 160.000 chilometri o 8 anni di vita utile.

4. Come si prolunga la vita di una batteria?

Il segreto è tenere il veicolo nelle migliori condizioni possibili: “Dal punto di vista tecnico la ricarica standard è preferibile alla ricarica rapida, perché in questo modo la batteria ‘lavora’ a una temperatura più bassa” spiega ancora Sabaté. Inoltre, il mantenimento di un livello di carica nel range compreso tra il 40% e l’80% aiuta anche a prolungare la durata della batteria oltre i limiti della garanzia.

5. Che cosa succede quanto l’auto termina la sua vita?

Seat ricorda che quando un veicolo elettrico raggiunge i 160.000 km o gli 8 anni di vita, la batteria funziona ancora all’80% circa della sua capacità. Ciò significa che nell’uso quotidiano l’autonomia potrebbe essere più breve, così come durante i viaggi. “Ma questo non vuol dire che la batteria non sia più utilizzabile: può essere infatti utile in altre applicazioni che richiedono meno potenza, per esempio l’accumulo statico di energia. In questo modo una batteria può prolungare significativamente la propria vita” conclude Sabaté.

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