Ricarica in autostrada: solo il 7,5% delle aree di servizio ha una colonnina
Nelle regioni meridionali è quasi impossibile ricaricare
Solamente il 7,5% delle aree di servizio autostradali è fornito di colonnine di ricarica per auto elettriche: questo è quanto fotografa un report di InsideEV sulla situazione infrastrutture in Italia. E solamente nel Nord Italia c’è un numero di colonnine discreto per chi vuole fare un viaggio con una vettura a zero emissioni.
59 punti di ricarica disponibili
L’Italia dispone di una rete autostradale di 6.943 chilometri, con 506 stazioni di servizio operative. Di queste, solamente 59 dispongono di colonnine, per un totale di 254 punti di ricarica. Un numero ancora più limitato se si considerano solamente quelle ad alta potenza, con la possibilità dunque di ricaricare la propria auto quasi completamente mentre ci si ferma per pranzo o cena: sono 38 le infrastrutture disponibili, per un totale di 172 punti di ricarica.
Le differenze tra Nord e Sud
Un numero complessivo basso ed ancora notevolmente insufficiente per il nostro Paese, ma la situazione è ancora più complicata se andiamo a vedere le ‘presenze’ nelle singole regioni. Se al Nord ed in Emilia-Romagna c’è un buon numero di colonnine (Lombardia 36, Emilia-Romagna 34, Valle d’Aosta 16 è il podio), che permette di fermarsi più o meno ogni 100 chilometri, ci sono regioni dove il numero di colonnine è pari a zero: Basilicata, Calabria, Molise, Sicilia e Sardegna.
In particolare, ci sono grandissime differenze tra il Nord ed il Sud Italia e, nelle zone meridionali, è praticamente obbligatorio uscire dall’autostrada ed andare alla ricerca di una colonnina. Le colonnine dovrebbero essere installate dai concessionari autostradali e l’unica ad essersi un po’ mossa, tramite Free to X, è Autostrade per l’Italia, con un piano (già in corso) per elevare il numero di strutture di ricarica nei prossimi mesi.
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