Auto elettriche: nel 2024 le vendite nel mondo sono cresciute del 25%
Il boom in Cina (+40% rispetto al 2023), frenata in Europa (-3%)
Nel 2024 le vendite di auto elettriche sono aumentate del 25% a livello mondiale, frutto di un’accelerata in Cina e di un rallentamento in Europa. A sostenerlo è Rho Motion, azienda di consulenza britannica, analizzando i dati secondo i quali lo scorso anno sono stati 17,1 milioni i veicoli 100% elettrici venduti in tutto il mondo.
Cina +40%, Europa -3%
Più della metà, oltre 11 milioni di full electric, sono state vendute in Cina, diventata il primo mercato mondiale per le auto elettriche, con un incremento del 40% rispetto al 2023. A cospetto del boom cinese c’è invece la frenata dell’Europa: dopo quattro anni di segno positivo, nel 2024, con 3 milioni di veicoli elettrici venduti, si è registrata una flessione del 3% rispetto all’anno precedente.
Calo vendite BEV in Germania, +21,4% in Gran Bretagna
Guardando al mercato europeo, complessivamente in calo, si fanno spazio le auto ibride che conquistano maggiori quote rosicchiandole ai veicoli termici (benzina e diesel). Le vendite di auto elettriche nel 2024 sono diminuite in Germania, dove pesa lo stop agli incentivi statali, mentre sono cresciute (+21,4%) in Gran Bretagna, diventata il primo mercato europeo per i veicoli a batteria.
Oltreoceano, le vendite di auto elettriche sono cresciute anche negli Stati Uniti e in Canada, con un incremento del 9%, corrispondenti a 1,8 milioni di veicoli.
Il peso delle misure governative su incentivi, emissioni e dazi
Sulle performance commerciali della auto elettriche, sottolineano gli analisti di Rho Motion, incidono le misure governative, in particolar modo lo stanziamento di incentivi. L’assenza di contributi statali annunciata da Trump avrà un notevole impatto sulle vendite di elettriche negli Stati Uniti nel 2025. In Europa invece, osserva Rho Motion, una spinta alle vendite di BEV potrebbe arrivare dall’inasprimento dei limiti sulle emissioni.
Altro fattore a esercitare un peso sulle dinamiche di vendita nel Vecchio Continente sono i dazi europei che potrebbe rallentare l’importazione di veicoli elettrici cinesi, spingendo i costruttori di Pechino a investire in stabilimenti produttivi in Europa come nel caso di BYD con l’impianto realizzato in Ungheria.
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