Autostrade, prorogata la sospensione dell’aumento dei pedaggi
Aspi considera delle agevolazioni sulle tratte soggette a ritardi e traffico intenso
E’ stato nuovamente prorogato lo stop per l’aumento dei pedaggi, lo annuncia Autostrade per l’Italia riguardo all’aumento dello 0,89% previsto per il 2019. Era stato già sospeso e ora nuovamente prorogato. In soldoni, l’aumento dei pedaggi è stato nuovamente arrestato, mentre originariamente era previsto un ulteriore aumento a seguito di quello attuato ad inizio 2019. Il governo la spunta sul braccio di ferro con Autostrade. Aspi dichiara: “Dando riscontro alla richiesta avanzata dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, abbiamo comunicato al Mit di prorogare ulteriormente la sospensione su base volontaria dell’incremento tariffario già approvato relativo all’anno 2019“.
Tariffe agevolate per compensare i tempi di percorrenza maggiori
Tra le novità, troviamo anche un’interessante iniziativa, volta a compensare gli automobilisti italiani che saranno soggetti a ritardi ingiustificati e rallentamenti eccessivi rispetto a dei tempi precedentemente stabiliti durante alcune tratte. In pratica, non ha senso pagare la tariffa piena, se l’80% del tragitto lo percorro in coda e arrivo a macinare un ritardo di qualche ora. Come dargli torto, noi approviamo. L’analisi partirà da quelle zone così dette “critiche” per compensare i disagi a cui saranno sottoposti coloro che percorreranno quella tratta.
Sospensione dei pedaggi in zone critiche
Non solo, l’ulteriore passo oltre alla compensazione dei disagi è rappresentato dalla sospensione dello stesso nelle tratte troppo soggette ritardi. Ci sono alcune situazioni che, ormai da anni, rappresentano delle vere e proprie crisi autostradali, con rallentamenti certi e prevedibili. In queste tratte “sono state valutate tutte le opportune e necessarie misure al fine di garantire la sicurezza e la fruibilità delle autostrade attualmente interessate dalle restrizioni alla viabilità”. Nulla è ancora certo, ma almeno le idee sembrano essere in cantiere.
Una frase risuona sopra a tutte, pronunciata dal ministro Luigi Di Maio: “La revoca della concessione ad Autostrade non costerà sicuramente 23 miliardi. E’ un nostro dovere garantire la sicurezza e l’affidabilità delle infrastrutture per il trasporto“.
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