BMW Serie 1 116d MY 2015, la compatta premium senza rivali dirette [PROVA SU STRADA]

Look più accattivante e motori a 3 cilindri

BMW Serie 1 - Ormai è l’unica a restare fedele alla trazione posteriore del suo segmento, in questo senso è di fatto priva di rivali. La abbiamo provata con il 3 cilindri 1.500 a gasolio da 116 cavalli (lo stesso numero del modello solo per coincidenza) che promette consumi irrisori, abbinato ad un automatico ZF ad 8 rapporti. Grazie al facelift di mezza carriera guadagna anche un muso nuovo che convince di più

BMW 116dForse sarà l’ultima, anche se non è ancora certo, ma è probabile visto che anche la Casa dell’Elica ha sfatato il tabù con le Serie 2 Active (e Gran) Tourer. Ciò che è sicuro è che al momento di compatte a trazione posteriore sul mercato non ce ne sono altre. All’atto pratico è un dettaglio più legato alla tradizione, di cui poco importa alla clientela, modelli sportivi a parte (la M135i da 326 cavalli sarebbe un altro film senza la trazione sulle due ruote alle spalle di chi la guida). In questo senso è ormai diventato un aneddoto tra i più gettonati il fatto che oltre la metà dei proprietari della Serie 1 di prima generazione fosse convinta che a mettere a terra la potenza ci pensassero le ruote anteriori. Questioni filosofiche a parte, la Serie 1 si è recentemente aggiornata, a 4 anni dal debutto della seconda serie del fortunato modello di accesso di Casa BMW, visto che ha saputo conquistare quasi 2 milioni di clienti. Le novità principali riguardano il frontale e ciò che è possibile trovare sotto al cofano. Debuttano infatti nuove motorizzazioni, proprio come il 1.500 tre cilindri che abbiamo provato per voi.

Design e Interni: [xrr rating=4/5]

Cambia faccia e finalmente piace a tutti (o quasi)
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Per correggere il tiro ed accaparrarsi il consenso quasi unanime nel pubblico a volte serve poco. Così in questo caso è stato sufficiente che il doppio rene si allargasse per rendere il muso della Serie 1 più cattivo e gradevole, insieme ai gruppi ottici più sottili che prendono il posto dei vecchi dalla forma triangolare (che a molti non erano affatto piaciuti). Questa a livello estetico è la più grossa novità, grazie alla quale la Serie 1 finisce appunto per essere più piacevole e per convincere ancor più di prima. Nel dettaglio i nuovi fari integrano coreografiche luci diurne a Led ad anello, mentre i proiettori possono essere opzionalmente dei Full Led. Nuovi anche i fanali posteriori, che passano alla tecnologia Led ed il cui disegno ad “L” è ormai un marchio di fabbrica di BMW. Per il resto la Serie 1 conferma il riuscito aspetto della seconda generazione, che era già migliorata nelle linee, più equilibrate dell’auto con cui la Casa tedesca aveva debuttato (o meglio era rientrata) in questo segmento ormai circa 10 anni fa. Si conferma anche la possibilità di poterla scegliere in una più giovanile versione a 3 porte, o in una più fruibile da 5, come per l’esemplare in prova. L’unicità della Serie 1 nel segmento C la rende particolare e dal carattere marcatamente sportivo e con tutta l’eleganza BMW, non solo tecnicamente, ma anche nel look. La trazione “dall’altra parte” rispetto a tutta la concorrenza, rende infatti conseguentemente diversa e non uniformata la Serie 1 anche nelle scelte estetiche. Così, anche tra le avversarie Premium, lei si riesce a distinguere ed è marcatamente BMW, con l’orgoglio di esserlo. Una scelta sicuramente fuori dal coro, come lo è sempre stata, con una estetica oggettivamente più riuscita dopo le novità introdotte dal restyling sul MY2015.

Interni: Piccoli affinamenti per un layout che era già promosso a pieni voti
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All’interno la Serie 1 cambia poco, una console ridisegnata che non rivoluziona la “vecchia” e un po’ di optional che diventano dotazione di serie, facendo quindi diventare la piccola di casa BMW ancor più prestigiosa. Ci riferiamo al clima automatico, ma anche alla radio Professional, al tergi automatico con sensore nel parabrezza ed al multi controller iDrive. Sempre più Premium, soprattutto se si è a bordo di un esemplare ben accessoriato come il nostro, con materiali pregiati per i rivestimenti, come la pelle per i sedili, oltretutto a regolazione elettrica, ad incrementare la qualità percepita che è già di base molto elevata. In questo le “tre sorelle” tedesche si differenziano ad oggi forse più per scelte legate al gusto personale che ad elementi soggettivi. Molti indicano Audi come quella con qualcosa in più (soprattutto in questo segmento), ma anche a bordo di una Serie 1 trovare dei difetti o delle lacune è quasi una impresa. In più elementi come la seduta ribassata e sportiva, abbinata al volante verticale, rendono la posizione di guida più appagante dal punto di vista della sportività, come gran parte della clientela di questo marchio esige. Il gusto personale può poi essere assecondato in base alla scelta tra i quattro gli allestimenti disponibili: Advantage, Urban Line, Sport Line ed M Sport. La 116d di queste foto è una Sport Line (1.550 euro in più della “base” Advantage e che include tra le altre dotazioni i due sedili anteriori sportivi, fari LED, l’assetto ribassato e finiture cromate).

Comportamento su Strada: [xrr rating=4.5/5]

Sale la sicurezza attiva, si conferma la dinamica di guida senza eguali in questo segmento
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Raramente una vettura è riuscita a convincerci fin dai primi metri quanto questa 116d. Tra la qualità degli interni ed il comfort di marcia, la si apprezza infatti da subito. La presenza del cambio automatico su questo esemplare rende l’esperienza di guida ancora più appagante (e vedremo in dettaglio più avanti il perché), almeno dal punto di vista della comodità e della immediata sensazione di essere a proprio agio. In questo anche lo sterzo ha i suoi meriti, perché la servoassistenza elettrica lo rende molto leggero nelle manovre e nella guida a basse velocità, facendolo amare in città, ma anche estremamente preciso e reattivo quando si guida in modo più sportivo. Anche la dotazione più ricca della Serie 1 MY2015 la rende più apprezzabile. Il cruise control adattivo, il park assistant, il Driving Assistant con telecamera di retromarcia sono solo alcune delle novità di serie per la versione aggiornata della C-Premium della Casa dell’Elica. Per il resto si confermano tutti i pregi, a livello di sensazioni di guida, che hanno reso la Serie 1 senza concorrenti fin dalla prima generazione. Se la scelta di restare fedele alla trazione posteriore si paga con l’abitabilità ridotta per i passeggeri posteriori (è comoda per due, mentre il terzo posto è piuttosto sacrificato) e con un bagagliaio di 360 litri contro gli oltre 400 della migliore concorrenza, quando si è dietro al volante la perfetta distribuzione dei pesi (50% su ciascun asse) e la trazione dove la vecchia scuola vuole che sia, rende unico il piacere di guida, senza eguali nemmeno per le versioni a trazione integrale che possa offrire la concorrenza. La tecnologia e l’elettronica fanno mezzi miracoli, ma ancora oggi la disposizione dei pesi e la trazione continuano inevitabilmente a contare.

Motore e Prestazioni: [xrr rating=3.5/5]

Silenzioso e all’altezza il piccolo 3 cilindri, superlativo il cambio ZF opzionale
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Novità del MY2015 (insieme all’unità a benzina dall’analogo frazionamento), il piccolo 3 cilindri riesce a stupire, superando ogni dubbio in pochi minuti di guida. Se il downsizing fa ancora oggi storcere il naso a molti, dobbiamo ammettere che l’erogazione e le prestazioni del 1.500, lo stesso con alcune piccole differenze usato anche sull’ultima Mini, sono tutt’altro che sottotono. La 116d riesce perfino ad essere piuttosto brillante, certamente mai messa in difficoltà dalla potenza contenuta, almeno rispetto a quanto siamo abituati a vedere su auto di questo livello e blasone. I 116 cavalli, puramente per caso corrispondono al numero utilizzato per la sigla di questa versione della Serie 1, non la rendono un fulmine di guerra, ma se la cavano egregiamente, soprattutto per merito della sovralimentazione che gli dona una buona corposità nell’erogazione fin dai bassissimi regimi. Per alcuni versi il piacere della risposta è addirittura superiore ai tradizionali 4 cilindri da 2 litri. Non è una cosa tanto assurda, perché come gli esperti ben sapranno, in campo motoristico i multipli “regalano” peculiarità che accomunano i diversi frazionamenti. Così un 3 cilindri ha punti di contatto con un V6. A contare più della potenza, che comunque consente di far passare i 1.320 chili della 116d (anche in questo paga il dazio della trazione posteriore con un piccolo incremento di peso rispetto alle concorrenti) da 0-100 Km/h in poco più di 10 secondi, è l’ottimo valore di coppia, con 270 Nm erogati ad appena 2.250 giri. Ottimamente insonorizzato, la voce acuta agli alti regimi tipica di questo tipo di frazionamento si fa sentire molto meno, ad esempio, che sulla Mini con il medesimo propulsore. Un vero gioiellino il cambio Steptronic ZF automatico ad 8 rapporti. Già di suo è uno dei migliori (forse il migliore da alcuni punti di vista) in quanto al mix di comfort e sportività che è in grado di offrire, oltretutto si fa apprezzare anche per il selettore che, almeno per noi, è il migliore per ergonomia e praticità (comodissimo, ad esempio, anche l’inserimento automatico del “P” quando si spegne la vettura). La sua ulteriore chicca è poi la capacità di poter interagire con il GPS per ottimizzare le cambiate in base alla strada che si sta percorrendo, indipendentemente dall’utilizzo in quel momento del navigatore. In pratica non ragiona in base alla destinazione, ma alla strada che su cui si trova la vettura. In base all’esigenza va, ad esempio, preventivamente a scalare la marcia prima di una curva, oltretutto ottimizzando anche lo sfruttamento del motore, incrementandone l’efficienza e riducendo i consumi, oltre che l’usura dei freni, che saranno così utilizzati solo quando sono necessari. Inutile dire che, a nostro avviso, vale tutti i 2.240 euro richiesti per averlo al posto del manuale a 6 rapporti.

Consumi e Costi: [xrr rating=4/5]

La serie 1 MY 2015 parte dai 23.100 euro della 116i 3p, 26.100 + optional per la 116d 5p

Sono 800 gli euro per avere le due porte in più. Così una 116d parte da 25.300 in allestimento 3 porte, sale a 26.100 con le 5, a cui vanno aggiunti gli optional, nel nostro caso parecchi, incluso il cambio ZF da 2.240 euro. In allestimento Sport costa di base 29.300 euro, quindi in questo caso si sfora (di molto) la soglia dei 30.000 euro. Per i più esigenti si può arrivare fino alla cattivissima M135i da 326 cavalli, offerta si con la sola trazione posteriore a 46.800 euro, sia in versione xDrive 2.000 euro in più. Sul fronte consumi il piccolo 3 in linea promette un dato in ciclo combinato di 4 litri ogni 100 Km. Noi abbiamo rilevato nella nostra prova su strada una media di circa 17 Km/l, che passa i 20 Km/l in autostrada ai classici 130 Km/h. Abbiamo però anche provato a guidare con una condotta molto attenta, riuscendo addirittura a contenere il valore del consumo a poco più di 3 litri ogni 100 Km. Un buon risultato, soprattutto considerando la scelta della trazione posteriore, che “costa” oltre 50 Kg (fin quasi 100 in alcuni casi) rispetto alla concorrenza.

Pro e Contro

Ci PiaceNon Ci Piace
Una dinamica ed un piacere di guida senza eguali in questo segmento, ottima dotazione e qualità.Paga il dazio della trazione posteriore con una abitabilità ed una capacità del bagagliaio non da record.

BMW 116d: la Pagella di Motorionline

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