Carta di circolazione auto: cos’è, a cosa serve e a chi deve essere intestata
Scopriamo insieme cosa è la carta di circolazione auto, a cosa serve e a chi deve essere intestata

La carta di circolazione auto, anche nota come libretto di circolazione, è un documento fondamentale per ogni veicolo in circolazione. In questo articolo, esploreremo cosa è la carta di circolazione auto, a che cosa serve, e a chi deve essere intestata.
Cosa è la carta di circolazione?
La carta di circolazione auto è un documento che contiene le informazioni principali del veicolo, come il modello, la targa, la data di immatricolazione, il numero di telaio, la potenza, etc. Inoltre, la carta di circolazione auto riporta anche informazioni sul proprietario del veicolo, come il nome, il cognome, e l’indirizzo di residenza. Il documento è stato introdotto in Italia nel 1940, ma nel corso degli anni ha subito diverse modifiche e aggiornamenti. Oggi, la carta di circolazione auto è un documento digitale, che viene rilasciato in formato elettronico dal PRA, ovvero il Pubblico Registro Automobilistico.
A cosa serve la carta di circolazione?
La carta di circolazione auto è un documento fondamentale per ogni veicolo in circolazione. Innanzitutto, essa serve a identificare il veicolo e il suo proprietario. Inoltre, la carta di circolazione auto è necessaria per poter circolare su strada in modo legale. Infatti, il documento contiene tutte le informazioni necessarie per verificare che il veicolo sia stato immatricolato e che sia in regola con le normative di circolazione. In caso di controllo da parte delle autorità competenti, la carta di circolazione auto deve essere esibita insieme alla patente di guida e all’assicurazione.
A chi deve essere intestata la carta di circolazione?
La carta di circolazione auto deve essere intestata al proprietario del veicolo. In caso di acquisto di un’auto usata, è importante verificare che il nome e il cognome del venditore corrispondano a quelli riportati sulla carta di circolazione auto. Inoltre, è possibile intestare la carta di circolazione auto a un’azienda o a un ente pubblico, nel caso in cui il veicolo sia utilizzato per finalità lavorative o istituzionali. In ogni caso, è importante tenere sempre la carta di circolazione auto a bordo del veicolo, insieme agli altri documenti necessari per poter circolare in modo legale.
Cosa si rischia a guidare un’auto non intestata?
Chiunque può guidare un’auto intestata a terze persone, purché abbia il permesso del proprietario e non la utilizzi in modo continuativo per più di 30 giorni. In questo caso, è necessario aggiungere il proprio nome sulla carta di circolazione. In caso contrario, si rischia una multa che va da 728 a 3.636 euro. Questa norma serve a regolarizzare l’uso abituale o per lunghi periodi di un veicolo intestato ad altri. Se si guida l’auto di un familiare convivente, non è necessario fare nulla, poiché la legge non prevede alcuna sanzione per questa situazione.
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