Catania, muore bimbo di due anni dopo esser stato dimenticato in auto
Rimasto cinque ore sotto il sole, il papà era convinto di averlo lasciato all'asilo
Un bambino di due anni è morto ieri a Catania dopo essere rimasto nell’auto sotto il sole per l’intera mattinata, con temperature tra i 30 e i 35 gradi. Il papà del piccolo ha dimenticato il figlio sul seggiolino e a nulla è servita la corsa disperata in ospedale, al Policlinico di Catania, quando ormai era troppo tardi.
Il piccolo doveva essere accompagnato all’asilo
L’uomo, ingegnere e assegnista di ricerca all’Università di Catania, intorno alle 8 di ieri mattina era salito a bordo della sua auto dopo aver sistemato il figlio di due anni nel seggiolino, fissato sul sedile posteriore. Doveva accompagnare il piccolo all’asilo. Intorno alle 13, la compagna ha chiamato l’uomo allarmata dal fatto che all’orario di uscita dalla scuola materna non ha trovato il bambino.
La corsa in ospedale
Solo in quell’istante, il papà del piccolo si è reso conto di quel black-out mentale. L’uomo è sceso di corsa in strada, raggiungendo l’auto posteggiata nel parcheggio dell’università, dove nessuno purtroppo ha notato quel bambino chiuso in macchina. Il papà ha trovato il figlio in auto, ancora sul seggiolino ma già privo di coscienza. L’uomo si è messo alla guida in una disperata corsa verso l’ospedale, dove è arrivata poco dopo anche la mamma del bambino, una cardiologa del Policlinico. Purtroppo il piccolo è arrivato in ospedale quando era già troppo tardi e i medici non sono riusciti a compiere il miracolo e ad evitarne il decesso.
Il pm di Catania Andrea Norzi ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, come atto dovuto. Il padre del bambino, che ha subito denunciato l’accaduto agli investigatori, insieme alla madre è stata aiutata in primis dalla polizia e poi affiancata dalla task force di psicologi e assistenti sociali, ai quali è demandato l’arduo compito di lenire l’immenso dolore dei giovani genitori e il grande rimorso col quale sarà costretto a vivere il padre.
La norma sui dispositivi antiabbandono c’è, manca il decreto attuativo
La tragedia accaduta a Catania, che purtroppo non è la prima in Italia di questo genere, riaccende il dibattito sulla celerità di rendere obbligatori i sistemi salva-bambino sui seggiolini delle auto. In realtà i seggiolini con sistemi di allarme se si lascia il bambino in auto ci sono, ma manca ancora una norma che li omologhi. Ad ottobre 2018 è stata introdotta la legge che prevede l’obbligo di dotare l’auto di un seggiolino con sistema antiabbandono, obbligatorietà che sarebbe dovuta partire da luglio 2019, ma che in realtà è slittata a data da destinarsi.
I dubbi della Commissione Europea
Il motivo dello slittamento è legato al fatto che manca ancora il decreto attuativo del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, documento che deve disciplinare le caratteristiche tecniche dei dispositivi, in modo da stabilirne le regole per l’omologazione. La bozza del decreto è bloccata all’ufficio Tris, ovvero il sistema di informazione sulle regolamentazione tecniche della Commissione Europea, che sostiene che il documento debba essere completamente riscritto. Inoltre l’organo comunitario ha sollevato anche diversi dubbi sul provvedimento, sia sotto l’aspetto tecnico dell’omologazione dei sistemi che sulla sproporzione tra la misura e il fenomeno che si vuole arginare. Al di là dell’aspetto emotivo che coinvolge in casi come quello accaduto ieri a Catania, la Commissione Europea sottolinea come negli ultimi 20 anni in Italia siano stati soltanto 9 i bambini morti perché lasciati in auto.
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