Citroën 2CV ha appena festeggiato i suoi 77 anni
La Citroën 2CV divenne simbolo di libertà su quattro ruote

Nel 1936 Pierre-Jules Boulanger, direttore Citroën, formulò il capitolato per quella che sarebbe diventata la TPV: un’auto economica e versatile, capace di trasportare due contadini, cinquanta chili di patate o un barilotto di vino, raggiungendo 60 km/h con soli 3 litri ogni 100 km. La richiesta nacque dalla prima indagine di mercato automobilistica, condotta in tutta la Francia, urbana e rurale, per capire i bisogni reali di chi non possedeva un’auto. Così nacque la Toute Petite Voiture, progettata per la mobilità contadina, che negli anni avrebbe conquistato il mondo diventando simbolo di libertà su quattro ruote, sogni e desideri senza mai invecchiare. La Citroën 2CV iniziava così la sua leggenda.
La Citroën 2CV divenne simbolo di libertà su quattro ruote
La gestazione, durata circa dodici anni e rallentata dalla Seconda Guerra Mondiale, portò alla creazione di oltre 250 prototipi, testati da Pierre-Jules Boulanger con il cappello dei contadini, simbolo del target della T.P.V. Solo pochi modelli superarono la prova, e molti furono distrutti per evitare che finissero ai tedeschi, mentre tre furono ritrovati negli anni ’90 e oggi sono al Conservatoire Citroën. Dal prototipo rimase il dettaglio iconico dei finestrini ribaltabili. Il 7 ottobre 1948, al Salone di Parigi, la Citroën 2CV fece il suo debutto, scatenando entusiasmo e lunghe liste d’attesa.
Il capitolato di Boulanger del 1936 indicava: «Due sedie a sdraio sotto un parapioggia, capaci di trasportare due contadini col cappello in testa, 50 kg di patate, un sacco di farina e una cesta di uova attraverso un campo arato, senza rompere nemmeno un uovo». La missione fu realizzata grazie a Flaminio Bertoni, che modellò la 2CV in 3D con legno e gesso, al motore bicilindrico da 375 cc di Walter Becchia e alle innovazioni guidate dall’ingegnere André Lefebvre.
La Citroën 2CV divenne simbolo di libertà su quattro ruote, affrontando deserti, viaggi in Persia, India e Americhe, e conquistando il cinema e persino James Bond. Tra le serie speciali, la Charleston fu la più celebre, sostenendo le vendite fino al 1990, quando le normative europee ne decretarono la fine. L’ultima 2CV uscì dalla fabbrica portoghese di Mangualde il 27 luglio 1990, con oltre 3,8 milioni di esemplari prodotti. La Deuche entrava così nella leggenda, diventando un’icona senza tempo della mobilità europea.
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