Citroën C4 Cactus 1.6 BlueHDi 100: prova su strada

Révolution française : originalité, accessibilité, simplicité

Arriva sul mercato qualcosa di veramente nuovo, qualcosa di veramente diverso. La C4 Cactus è un progetto molto originale e coraggioso, che rivisita l'auto come oggetto che deve essere innanzitutto pratico, comodo, funzionale, per di più costando il giusto e consumando poco. Una delle sue peculiarità sono gli Airbump che proteggono la carrozzeria, ma le idee innovative non si fermano di certo lì.

Citroën C4 Cactus – A volte le concept car sono talmente innovative ed originali che viene quasi automatico classificarle come un semplice esercizio di stile, che difficilmente uscirà mai dalle catene di montaggio. E poi ci sono certe concept che invece si trasformano quasi immutate in versione “di serie”, lasciando tutti a bocca aperta al loro arrivo nelle concessionarie. Tra queste, indubbiamente, la Citroën C4 Cactus, una tra le auto più originali del momento, se non addirittura la più originale. La linea, infatti, è diversa da tutto e tutti, e come se non bastasse c’è anche la trovata degli “airbump”, dei cuscinetti in plastica pieni d’aria che proteggono le porte dai piccoli urti. Ma non solo: perché oltre ad essere funzionali, proprio gli airbump sono uno degli elementi di stile che più caratterizzano la vettura francese, rendendola anche ampiamente personalizzabile. Ma non sono da meno neanche gli interni, essenziali ed originali. Insomma, questa nuova C4 Cactus è un’auto diversa da tutte, che indubbiamente può far discutere, ma che raggiunge senza dubbio l’obiettivo di portare qualcosa di nuovo nel mondo dell’auto.

Design e Interni: [xrr rating=4/5]

La linea è indubbiamente tra le più originali dell’intera produzione automobilistica, gialla poi…non passa di certo inosservata
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Auto particolari come la “Cactus”, di solito, o piacciono da matti, oppure non piacciono per niente. Durante la nostra prova ci siamo ritrovati nel bel mezzo della fiumana di gente che si dirigeva a piedi verso il paddock del Monza Rally Show, mentre noi, spavaldi giornalisti, tentavamo di raggiungere il parcheggio riservato agli addetti stampa. L’esserci ritrovati nel bel mezzo dell’ingorgo umano è stata un’ottima occasione per vedere che effetto fa la Cactus sulla gente: beh, indubbiamente non passa inosservata. Davvero tutti, ma proprio tutti, si giravano a guardarla, manco fosse stata una Ferrari. “Eccola, la Cactus”, “Ma che macchina è?”, “Guarda che strana, la nuova Citroën”, “Papà, guarda che bella la Cactus”, fino ad arrivare a quella più bella “Scusami, posso provare a dare un pugno?”. Esatto, avete capito bene, ci hanno persino chiesto se potevano provare a dare un pugno per testare gli Airbump. Insomma, da quello che abbiamo potuto capire, la Citroën C4 Cactus non passa di certo inosservata, e non manca di raccogliere consensi. Certo, il giallo accesso della vettura in prova contribuiva non poco, e con altre colorazioni può certamente risultare meno eccentrica e più discreta. Ma ciò non toglie nulla dell’originalità di questa francese tutta curve, che si fa riconoscere anche a distanza grazie alla sottile striscia di led posizionata nella parte alta del cofano motore, oltre che per il tetto che sembra quasi “sospeso” grazie ai montanti tutti a giro, con la sola pinna posteriore ad interrompere la continuità della vetratura. Consigliabili i cerchi di grandi dimensioni, perché a causa dei passaruota abbondanti quelli di diametro più piccolo rischiano di risultare un po’ troppo “annegati”.

Anche l’abitacolo non è da meno in quanto a stile, minimal ma moderno allo stesso tempo
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La C4 Cactus fa dell’essenzialità e dell’originalità la sua essenza, all’esterno come anche all’interno. Aperta la portiera si notano subito i maxi sedili in stile poltroncina, davvero larghi ed accoglienti. Nelle versioni con cambio automatico i due sedili anteriori formano addirittura un unico divanetto, proprio come nelle auto americane d’antan. Sebbene il corpo vettura non sia particolarmente rialzato, dal sedile di guida si può ugualmente godere di una seduta piacevolmente alta in stile crossover o piccolo suv, con il sedile che risulta particolarmente comodo, ma non molto contenitivo in curva. Proprio dietro al volante, caratterizzato dalla forma leggermente schiacciata ai poli, si fa notare il quadro strumenti totalmente digitale, piuttosto futuristico, ma che ha la pecca di non mostrare i giri motore. Altro elemento dominante di questa Cactus è lo schermo del sistema d’infotainment, dal quale si comandano praticamente tutte le funzioni di bordo, dato che i tasti fisici sulla console centrale sono praticamente ridotti a zero. Clima, radio, navigatore, si comandano tutti per mezzo dei comandi touch, passando da una schermata all’altra. Sulle prime bisogna farci un po’ l’abitudine, ma alla fine il tutto risulta semplice ed intuitivo. Tra l’altro il sistema si fa apprezzare per una buona reattività ai comandi e per la grafica semplice ma accattivante. Per quanto riguarda la cura realizzativa, la Cactus può vantare soluzioni di pregio in quanto a fattura e design, come il cassettino portaoggetti davanti al passeggero, o la maniglia delle portiere che replica quella di una borsa 24 ore. A queste soluzioni raffinate si alternano altre meno d’elite, come le plastiche un po’ rigide utilizzate per la parte inferiore della plancia. Sul capitolo abitabilità, a dispetto della lunghezza contenuta (416cm) segnaliamo la presenza di spazio abbondante anche per chi siede dietro, mentre il vano bagagli può vantare una capienza di 358 litri, adeguata alle esigenze di 4 persone. Un vero peccato, però, che i finestrini posteriori si possano aprire soltanto a compasso.

Comportamento su Strada: [xrr rating=4/5]

Gran comodità, da vera Citroën, ma anche tanta versatilità
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Le Citroën da famiglia sono conosciute per essere auto molto comode e confortevoli, e la C4 Cactus non viene certo meno alla regola. E’ infatti molto morbida, e passa sempre liscia sulle sconnessioni. Questo aiuta nei lunghi viaggi, ma anche nella “giungla” cittadina, dove si passa sempre indenni da pavè, dossi e tombini. Proprio in città la Cactus fa valere quella che è la sua vocazione di crossover anche “urbana”, con le dimensioni compatte che aiutano a districarsi nel traffico e la frizione leggera che affatica poco. Andando fuoriporta si apprezza invece la silenziosità del propulsore, che a velocità autostradale si mantiene sempre molto discreto. Tra le curve, invece, la Cactus fa prevalere la sua natura turistica, dato che forzando il ritmo emerge subito un po’ di prevedibile rollio, derivante dall’assetto morbido. In questo senso non aiuta neanche la gommatura con la spalla piuttosto alta. Si viene ripagati, però, da un comportamento sempre prevedibile, con una grande compostezza anche nella manovre d’emergenza: la Cactus comunica davvero molto, e trova sempre appoggi ben saldi sulle ruote esterne, mantenendo fedelmente la traiettoria impostata. Note positive dal cambio, un manuale ben manovrabile e con rapporti ben spaziati, anche se accusa la mancanza della sesta marcia, che avrebbe consentito di abbattere ulteriormente i consumi, mentre lo sterzo, piuttosto progressivo, restituisce sempre un quadro attendibile di ciò che sta accadendo alle ruote anteriori.

Motore e Prestazioni: [xrr rating=4.5/5]

Spinta corposa grazie alla buona coppia
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Che il 1.6 BlueHdi sviluppato da PSA si davvero un bel motore non lo scopriamo di certo adesso, ma nel caso della C4 Cactus porta a nozze un matrimonio davvero perfetto. Il turbodiesel di taglia medio piccola, infatti, con la sua omogeneità di funzionamento, ed il suo girare sempre regolare, si sposa alla perfezione con l’animo pacioso e relax-oriented della vettura. Il bello, infatti, è proprio filare via lisci in ogni circostanza con un filo di gas, senza doversi accanire su acceleratore e cambio. I 254nm di coppia, infatti, consentono di sfruttare al meglio l’elasticità del propulsore, che comunque non manca di regalare un certo sprint quando richiesto: lo zero cento viene infatti coperto in 10.7 secondi, mentre la velocità di punta sfiora i 185km/h. I 99cv, infatti, hanno vita piuttosto facile, dato che devono portare in giro appena 1145kg, un dato di assoluto rilievo per una vettura di questa tipologia. Sempre ricollegandoci al discorso dell’essenzialità, infatti, anche il contenimento del peso è stata uno dei dictat nella progettazione della Cactus.

Consumi e Costi: [xrr rating=5/5]

Beve poco, grazie al contenimento della massa, e costa anche il giusto
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Abbiamo appena detto del peso, che favorisce le prestazioni, ma allo stesso tempo, cosa forse ancora più importante, della massa ridotta ne beneficiano anche i consumi. Il dato dichiarato per questa C4 Cactus è da primato della categoria: appena 3.4 litri/100km nel ciclo misto, con emissioni di soli 87 g/km di Co2. Noi, durante il nostro test, abbiamo potuto constatare come, nella guida di tutti i giorni, sia effettivamente possibile registrare delle medie anche superiori ai 20km/lt senza badare troppo ad una guida da economy-run. L’essenzialità della C4 Cactus si riflette anche sul listino, dato che per una volta (e non capita spesso) ci ritroviamo a parlare di una vettura che ha dei prezzi d’attacco davvero allettanti rispetto a quanto è in grado di offrire. Si parte da poco meno di 15.000€ per la versione 1.2 PureTech benzina, fino ad arrivare a poco più di 20.000€ per una vettura come quella in prova, dotata di tutti i confort che si chiedono ad un’auto moderna.

Pro e Contro

Ci PiaceNon Ci Piace
Progetto originale ed innovativo, che porta una ventata di freschezza nel mondo dell'auto. Consumi molto contenutiMancanza contagiri e finestrini posteriori apribili solo a compasso

Citroën C4 Cactus: la Pagella di Motorionline

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