Citroen CX: viaggio nella storia dell’iconica ammiraglia francese [FOTO]

La Citroen CX, auto di segmento E che fece il suo debutto al Salone di Parigi del 1974, rappresenta uno dei modelli che hanno fatto la storia del marchio francese. Prodotta dal 1974 al 1991, quando venne sostituita dalla XM, con oltre un milione di esemplari venduti in tutto il mondo, la Citroen CX si presentò al pubblico come ammiraglia del Double Chevron dalla linea filante ed aerodinamica, moderna ancora oggi a quasi mezzo secolo dal suo esordio.

L’esordio in Lapponia

Il debutto alla stampa della Citroen CX avvenne nel luglio 1974, con un’esemplare color sabbia e interni en pendant in jersey caramello. Quell’estate si unirono a lei altre 27 CX che all’interno di quattro camion lasciarono gli stabilimenti parigini alla volta di Gällivare, Circolo Polare Artico, in Lapponia. Le CX color sabbia erano dei 2000, mentre le 2200 (alcune equipaggiate con il Di.Ra.Vi.) vestivano un metallizzato Blue Delta con interno blue-vert.

Sfilata sugli Champs Élysees

In Lapponia furono accolti 400 giornalisti di tutto il mondo che ebbero la possibilità di testare la Citroen CX su un percorso di 420 chilometri, nel quale vennero apprezzate soprattutto la silenziosità dell’abitacolo, il comfort di guida e i consumi contenuti. La “flotta” di CX fece ritorno a Parigi con il “Raid Arctique”, 3.400 chilometri dal Circolo Polare Artico alla capitale francese, con le vetture che arrivano in parata sugli Champs Élysees fino al famoso salone Citroen al civico 42 dove vennero esposte e circondate dalla folla.

Citroen CX Prestige auto presidenziale

La Citroen CX, che già al suo debutto raccolse anche l’apprezzamento del Presidente della Repubblica francese Valéry Giscard d’Estaing, entrò successivamente nel parco auto dell’Eliseo come auto di rappresentanza e vettura presidenziale, grazie alla speciale versione Prestige allungata e con tetto in vinile, dotata di ogni comfort, predisposta per la guida con autista e in alcuni casi blindata.

Aerodinamica di nome e di fatto

Tra i suoi punti di forza c’era senza dubbio il suo coefficiente di penetrazione aerodinamica, che era 0,35, elemento dal quale deriva il nome CX. Primo modello Citroen a montare un motore trasversale, la CX ha offerto motori a benzina, diesel e turbodiesel, oltra a proporre soluzioni innovative come l’esclusivo sterzo “a ritorno assistito” Di.Ra.Vi. (Direction à Rappel asserVi), sviluppato da Citroen e assistito dalla pompa idraulica che alimentava la sospensione idropneumatica. La vettura era capace di raggiungere i 200 km/h con il modello di serie più potente, la CX 25 GTi Turbo, nata nel 1984.

Esterni distintivi e abitacolo ergonomico

Eletta Auto dell’anno in Europa nel 1975, la Citroen CX aveva un design all’avanguardia, con un lunotto curvo integrato nelle linee fluide della carrozzeria e un bagagliaio senza porte nonostante le silhouette a due volumi. Altrettanto fascinosi erano gli interni, con il sorprendente cruscotto, denominato “lunule”, con linee affusolate che raggruppava tutti gli elemento della plancia di bordo nel quadro visivo del conducente. Con la “lunule” non esistevano più le familiari levette dei comandi secondari, come fari, frecce, clacson e tergicristalli, perché tutte queste funzioni erano affidate a due “satelliti”, posti a sinistra e a destra del volante dove si trovano i comandi: soluzione ergonomica che permetteva di azionare le funzioni senza mai togliere le mani dal volante.