Citroen: la storia dei motori benzina dalle origini al PureTech

Come si è evoluta la motorizzazione benzina fino ai giorni nostri

I motori benzina dalle origini ai giorni nostri, nel racconto di Citroen. Partendo dai dubbi dell'inizio del '900 su quale tipo di soluzione sarebbe stata la più valida per arrivare ai moderni e pluripremiati PureTech
Citroen: la storia dei motori benzina dalle origini al PureTech

I motori benzina PureTech firmati Citroen stanno avendo riconoscimenti internazionali, nel corso degli ultimi anni, ma come sono stati i precedenti propulsori benzina? La casa del Double Chevron ci propone la storia di questo tipo di motorizzazione, ancora molto amata e acquistata dagli automobilisti, nonostante ora si stia spingendo molto per l’elettrificazione delle auto.

Le origini dei motori benzina

All’alba della motorizzazione di massa erano tre le soluzioni per far muovere le automobili: i motori a combustione interna, i motori a vapore o quelli elettrici. Gli ultimi due avevano dei punti a favore, ma anche alcune note negative difficili da risolvere, così durante la Prima Guerra Mondiale i motori a scoppio a benzina diventarono la soluzione praticamente di tutti.

André Citroen prese la sua decisione prima della fine della guerra, quando decise di convertire la sua fabbrica di armi e munizioni, in una di automobili. La scelta fu chiara sin dalla prima vettura, la 10 Hp Tipo A, con motore 1.3 a quattro cilindri da 18 cavalli. Pochi anni più tardi, con la 5Hp Tipo C, migliorarono i consumi, grazie ad una cilindrata di 850 centimetri cubi.

Il motore sportivo e la Traction Avant

Citroen non voleva produrre vetture con motore sportivo, in quanto li voleva duraturi ed affidabili, non puramente prestazionali. Tuttavia, la marca di lubrificanti francesi Yacco decise di usare una vettura del Double Chevron per una prova di velocità, denominata La Rosalie, ed iniziò ad inanellare record mondiali, dando così il via anche alla ‘sezione sportiva’.

Arrivando al 1934, la Traction Avant fu la prima automobile moderna, spinta da un quattro cilindri ‘a combustione povera’, ovvero di un rapporto di miscelazione dove l’aria è preponderante in ogni condizione, così da ridurre i consumi ed avere la certezza di bruciare tutto quello che veniva aspirato dal motore. Questa regola fu seguita anche dopo la scomparsa del fondatore.

L’iniezione elettronica ed i tempi nostri

Per ridurre ulteriormente i consumi ed ottimizzare le prestazioni, il 1969 fu l’anno dell’introduzione dell’iniezione elettronica. Inizialmente su DS e sulla sportiva DM, per poi dotare tutte le vetture di impianti di iniezione elettronica al posto dei carburatori.

Oggi la gamma dei motori benzina delle vetture Citroën è composta prevalentemente dai motori PureTech, da 3 fino a 4 cilindri, da 82 fino a 180 cavalli di potenza. Si tratta di motori di ultimissima generazione, a iniezione elettronica, con Stop&Start.

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