Coronavirus: stop alle discoteche e obbligo di mascherine
La nuova ordinanza firmata dal ministro Roberto Speranza
Da oggi in Italia è vietato ballare. La crescita dei contagi dell’ultima settimana, seppur senza un aumento di pressione sulle strutture ospedaliere, ha indotto il Governo ad effettuare una nuova stretta: sospese le attività di ballo nelle discoteche ed in ogni altro luogo. E torna l’obbligo delle mascherine all’aperto dalle 18 alle 6, in qualsiasi luogo dove possono formarsi assembramenti.
Chiuse le discoteche e non solo
L’ordinanza è stata firmata nella serata di ieri da Roberto Speranza, ministro della Salute, dopo la riunione con i governatori. “Sono sospese, all’aperto o al chiuso, le attività del ballo che abbiano luogo in discoteche, sale da ballo e locali assimilati destinati all’intrattenimento – si legge nel testo ufficiale – o che si svolgono in lidi, stabilimenti balneari, spiagge attrezzate, spiagge libere, spazi comuni delle strutture ricettive o in altri luoghi aperti al pubblico”.
Dunque, non solo le discoteche sono chiuse (per ora fino al 7 settembre), ma è vietato ballare in ogni altro luogo, al chiuso o all’aperto su tutto il territorio nazionale. “Diamo un segnale al Paese che bisogna tenere alta l’attenzione – le parole del ministro Speranza, dopo la firma sull’ordinanza – La nostra priorità deve essere riaprire le scuole a settembre in piena sicurezza. Avanti con prudenza”. I gestori delle discoteche sono pronti a fare ricorso contro l’ordinanza.
Mascherine anche all’aperto
Tornano d’attualità anche le mascherine all’aperto. All’interno dell’ordinanza, infatti, viene imposto l’obbligo di indossarle dalle 18 alle 6 del mattino, “negli spazi di pertinenza dei luoghi e locali aperti al pubblico nonché gli spazi pubblici (piazze, slarghi, vie) ove per le caratteristiche fisiche sia più agevole il formarsi di assembramenti, anche di natura spontanea e/o occasionale”.
Foto di Free-Photos da Pixabay
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