Coronavirus: arriva il nuovo DPCM, cosa cambia dal 14 luglio
Misure quasi tutte confermate, tornano i trolley in aereo
È in arrivo il nuovo DPCM con le misure per contrastare la pandemia coronavirus, le cui validità saranno prorogate almeno fino al 31 luglio. Non ci saranno sostanziali novità, rispetto a quanto è consentito fare attualmente: la linea del Governo resta sempre quella della prudenza, in attesa anche della quasi certa proroga dello stato di emergenza fino alla fine del mese di ottobre.
Il nuovo DPCM, le mascherine e gli assembramenti
Resta l’obbligo di indossare sempre la mascherina nei luoghi chiusi e, dovunque, dove non sarà possibile mantenere la distanza di almeno un metro tra le persone. All’aperto non sarà più obbligatoria nemmeno in Lombardia dal 15 luglio, con la nuova ordinanza presentata dal governatore Fontana.
È sempre vietato fare assembramenti e, questo nuovo decreto, potrebbe portare un giro di vite sui controlli, in particolare sulle spiagge e nei luoghi della movida. Resta il massimo di 200 persone per cinema e teatri, così come il tetto di 1.000 spettatori per gli spettacoli all’aperto.
Le discoteche restano sempre chiuse
Prorogata anche la chiusura delle discoteche, così come le fiere, le sagre e gli eventi pubblici. A questo proposito, però, moltissime regioni hanno già autorizzato la ripresa di queste attività.
Torna il trolley in aereo
Qualche lieve allentamento è previsto per il settore dei trasporti: cade il divieto di portare il bagaglio a mano (il trolley) sugli aerei, anche se saranno le stesse compagnie a decidere se imbarcarli comunque in stiva, nel caso il volo risulti troppo affollato.
I treni con posti a sedere allineati in verticale e senza passeggeri faccia a faccia, con la dotazione di un nuovo sistema di aerazione, potranno far cadere la distanza di un metro tra le persone. Tuttavia, è sempre obbligatorio l’utilizzo della mascherina per l’intero viaggio su qualsiasi mezzo pubblico.
Stop agli arrivi dai Paesi a rischio
Verrà inserito in questo DPCM anche lo stop ai voli provenienti da 13 Paesi esteri ritenuti a rischio, entrato in vigore già nei giorni scorsi. Si tratta di Armenia, Bahrein, Bangladesh, Brasile, Bosnia Erzegovina, Cile, Kuwait, Macedonia del Nord, Moldova, Oman, Panama, Perù, Repubblica Dominicana. Possibile la lista possa essere modificata. Rimane l’obbligo di rimanere in isolamento due settimane per chi arriva dagli Stati Uniti.
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