Furti auto: tornano in salita con l’inizio della Fase 2
Utilitarie e SUV più rubate durante il lockdown
Lo scorso 4 maggio si è aperta la Fase 2 della lotta al coronavirus in Italia, con la riapertura di aziende ed attività, sommate ad una maggiore libertà di movimento per i cittadini. Tutto ciò ha coinciso anche con un nuovo aumento dei furti d’auto: nei primi dieci giorni di maggio, infatti, il numero di furti si è triplicato rispetto alla prima decade di aprile, quando eravamo in lockdown.
I ladri non si sono mai fermati
La maggiore circolazione, ovviamente, favorisce i ladri, anche se viene stimato che uno su tre ha continuato ad operare anche quando eravamo tutti a casa. Secondo l’osservatorio LoJack, la riduzione dei furti ha riguardato in particolare le Regioni più colpite dal virus (Lombardia e Veneto, su tutte) e quelle maggiormente impattate dalle ordinanze restrittive (Campania).
In questi circa 60 giorni, i ladri hanno messo nel mirino in particolare le vetture utilitarie, maggiormente disponibili in strada (Fiat Panda e 500 in primis) e non parcheggiate all’interno di un box, e i SUV più diffusi sul mercato (ad esempio Jeep Renegade). Il trend ora è in aumento e, probabilmente, lo sarà ancor di più nei prossimi giorni, con l’atteso allentamento delle restrizioni.
Un trend in crescita rispetto al 2019
I furti d’auto si sono mostrati purtroppo in crescita, nei primi mesi del 2020. A gennaio e febbraio, infatti, era stata registrata una leggera salita dei numeri dell’anno scorso, quando erano state rubate 95.403 auto, di cui meno del 36% è stato ritrovato successivamente.
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