Coronavirus: il mondo dell’auto proverà a ripartire ad aprile

Molte case hanno pianificato la riapertura degli stabilimenti

Il mondo dell'automotive vuole riaprire i propri impianti: Ferrari, FCA, Volkswagen, Ford e Honda hanno pianificato una graduale ripresa delle attività, dopo le chiusure del mese di marzo per la pandemia Coronavirus
Coronavirus: il mondo dell’auto proverà a ripartire ad aprile

La pandemia Coronavirus è ancora ben lontana dall’essere sconfitta, seppur l’Italia pare veder gli effetti delle misure prese dall’inizio di marzo, ma il mondo dell’automotive sta pensando di ripartire, a partire da aprile. Al momento sono ferme praticamente tutte le case automobilistiche, ma c’è la volontà di riaprire alcuni dei propri stabilimenti nel corso delle prossime settimane.

La volontà di Ferrari e FCA

Avevamo già parlato nei giorni scorsi dell’annuncio di Ferrari, di riaprire i propri stabilimenti a Maranello e Modena, a partire dal 14 aprile, cioè dal martedì dopo Pasqua. A regime ridotto e continuando ad utilizzare lo smart working per chi non sarà indispensabile in azienda.

Anche FCA sta pianificando alla stessa maniera, per quanto riguarda i suoi stabilimenti negli Stati Uniti ed in Canada. Per poi annunciare la ripresa anche nelle altre fabbriche in un secondo momento, a seconda di come si svilupperà la battaglia contro il Covid-19.

Anche altri marchi sono pronti a ripartire

Il 5 aprile è la data in cui Volkswagen ha pianificato la ripresa della produzione negli Stati Uniti, puntando poi al 9 aprile per la riapertura della maggior parte degli stabilimenti anche nel resto del mondo. Il 7 aprile è la data indicata da Honda per riaprire le fabbriche negli Stati Uniti ed in Canada, mentre Ford ha intenzione di riaprire il 6 aprile in Messico per poi rimettere in moto diversi altri impianti, soprattutto negli USA, a partire dal 14 aprile.

Sono tutte date, ovviamente, passibili di spostamento, in base a come si evolverà la pandemia nei vari Paesi, soprattutto negli Stati Uniti (dove è in preoccupante crescita). Ma la volontà è quella di ripartire il prima possibile, per mitigare le sicure perdite economiche in questo 2020.

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