Coronavirus: restrizioni prolungate oltre 3 aprile, manca solo ufficialità

Conferma ufficiosa dal Ministro degli Affari Regionali

Coronavirus: restrizioni prolungate oltre 3 aprile, manca solo ufficialità

La prossima purtroppo non sarà l’ultima settimana di restrizioni in Italia. I provvedimenti che hanno caratterizzato il marzo del nostro Paese (qui trovate gli ultimi aggiornamenti) dureranno quasi sicuramente oltre la scadenza precedentemente fissata del 3 aprile. La conferma ufficiosa, in attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, è arrivata da Francesco Boccia, Ministro degli Affari Regionali, durante un’intervista a Sky TG24.

Prolungamento di almeno 15 giorni

Le misure in scadenza il 3 aprile inevitabilmente saranno allungate – sono state le parole del Ministro alla collega Maria Latella, riportate dai maggiori quotidiani – I tempi li deciderà, come è sempre accaduto, il Consiglio dei Ministri sulla base di un’istruttoria che fa la comunità scientifica. Penso che in questo momento parlare di riapertura sia inopportuno e irresponsabile. Tutti noi vogliamo tornare alla normalità, ma prima dobbiamo riaccendere un interruttore per volta”. Ovviamente prima di parlare di chiusura ufficialmente prolungata si dovrà attendere il decreto del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ma è chiaro che il Ministro non si sarebbe espresso così se la strada fosse stata più promettente. Non ci sono naturalmente delle conferme circa le tempistiche, ma è molto probabile che il prolungamento sarà di almeno 15 giorni. Inoltre dalle parole di Boccia si intuisce che anche la riapertura non avverrà improvvisamente per tutti, ma sarà logicamente frammentata, pronta ad interrompersi nel caso scoppiassero nuovi focolai.

Sport fermo fino al 30 aprile

Per quanto riguarda le competizioni, invece, Vincenzo Spadafora, Ministro dello Sport, ha annunciato a La Repubblica che domani, lunedì 30 aprile, proporrà una nuova estensione del blocco delle competizioni sportive fino al 30 aprile. Ciò inevitabilmente avrà una ripercussione anche sul nostro settore, dovendo per forza di cose sospendere test drive e prove su strada, senza contare che anche il motorsport presumibilmente seguirà la stessa strada, sia per quanto riguarda le massime competizioni mondiali che per ciò che concerne quelle della nostra penisola. In una dichiarazione riportata da numerose testate nazionali, l’epidemiologo Pierluigi Lopalco ha affermato che “II Paese sarà effettivamente al sicuro solo quando l’indice di contagio, il cosiddetto “R con zero”, sarà inferiore a uno, cioè quando una persona positiva avrà la potenzialità di infettare meno di una persona, ma è difficile dire ora quando ciò accadrà. Ci sono ancora troppe incognite e sarà necessaria ancora qualche settimana di sorveglianza stretta dei casi”.

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