Crisi mercato auto: ottobre in Italia fa registrare un -5,58% sulle vendite
UNRAE: previsto leggero miglioramento nel 2014
Ormai non fa quasi più notizia. Il mercato dell’auto in Italia non accenna a migliorare e nel mese di ottobre fa registrare con le sue 110.841 unità un calo del 5,58% rispetto a dodici mesi fa, quando invece le immatricolazioni furono 117.397. In generale nell’anno in corso il mercato automotive nel nostro Paese ha registrato un calo dell’8,02%, pari a 1.11.520 auto nuove immatricolate. Per fare il paragone, nel 2012 (anno non certo da ricordare in questo senso) le vendite furono 1.208.470.
I grandi gruppi automotive sono tendenzialmente tutti in perdita, tranne poche eccezioni. Il Lingotto lascia sul campo l’8,64% delle vendite, ma anche Volkswagen non sta certo meglio con un -8,03%. Tonfo notevole per PSA, che perde addirittura il 20,41%. Da sottolineare invece la ripresa del Gruppo Renault, che si alza del 31,64% grazie agli ottimi risultati di modelli come la nuova Captur e la rinnovata Clio, la quale sembra proprio aver incontrato i gusti del grande pubblico. Buon momento anche per Toyota, che guadagna il 12,35%. Tra i marchi di fascia alta guadagna Mercedes con il 6,47%, mentre perde terreno BMW, che perde il 5,84%. Anche Audi soffre del calo del suo gruppo di appartenenza, lasciando sul terreno il 2,85%.
«Ormai, a 60 giorni dalla fine di questo 2013 – si legge su un comunicato ufficiale UNRAE – dobbiamo augurarci che l’iniziativa del Ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato e del Sottosegretario Claudio De Vincenti di avviare la Consulta permanente per l’automotive, cui partecipa anche l’UNRAE, sia in grado – grazie a risorse adeguate – di intervenire sui costi di gestione e sui carichi fiscali che gravano sull’automobile e quindi attivare l’inversione del trend negativo che ci accompagna da 41 mesi e spingere il 2014 verso risultati più consoni per il mercato italiano. Intanto il mercato si avvia a chiudere il 2013 di poco al di sotto delle 1.300.000 unità vendute (oltre il 7% meno dello scorso anno), riportandoci sui livelli del 1978- 1979. E per il 2014, secondo la nostra previsione, elaborata dal Centro Studi, la domanda di autovetture tornerà in territorio positivo per la necessità, nell’area flotte aziendali, di effettuare sostituzioni non più rimandabili e per il leggero miglioramento di alcuni driver economici, fermandosi comunque appena sopra il 3%, a 1.335.000 unità.»
Foto: Ben McLeod via Flick
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