Dacia, Le Vot: “L’elettrico può aspettare, vogliamo vendere auto che costano meno delle altre”

L'ad di Dacia spiega perché il marchio non può prescindere dall'accessibilità economica della sue vetture

Dacia, Le Vot: “L’elettrico può aspettare, vogliamo vendere auto che costano meno delle altre”

Dacia ha costruito la sua fortuna sulla competitività dei prezzi delle sue vetture. Una marcata accessibilità che non verrà meno in questa fase storica contrassegnata dalla transizione ecologica.

A sottolineare il fatto che l’accessibilità economica rimane una priorità assoluta nella strategia di Dacia sono le parole del suo amministratore delegato, Denis Le Vot, pronunciate in occasione di un incontro con la stampa a margine del Salone di Parigi: “Vogliamo rendere la mobilità il più accessibile possibile, il che significa una cosa sola: vendere auto che costano meno delle altre. Le auto più economiche oggi sono quelle con motore termico, perciò non c’è nulla di strano se all’interno del Gruppo Renault il nostro sia il marchio con il minor numero di modelli a batteria”.

Per l’elettrico c’è tempo, la Sandero EV nel 2027

Le Vot ha poi aggiunto: “Sempre che le cose non cambino, in Europa le auto elettriche diventeranno obbligatorie tra 11 anni, quindi abbiamo ancora tempo”. Un periodo nel quale però Dacia, ha assicurato il manager francese, non starà a guardare sul fronte dell’elettrico: “La nostra prossima auto elettrica dopo la Spring sarà la Sandero, nel 2027. Nel giro dei prossimi due anni le Renault R4 e Twingo elettriche saranno già in produzione e noi avremo il vantaggio di poter scegliere le soluzioni tecniche e tecnologiche più adatte per le nostre auto”.

Elettriche semplici da utilizzare

Al di là delle prestazioni su autonomia e ricarica, le prossime vetture elettriche punteranno prevalentemente sulla semplicità d’uso: “Nell’immediato futuro – ha affermato Le Vot – avremo elettroniche di potenza meglio integrate rispetto a oggi, più tutta una serie di innovazioni che ci consentiranno di offrire soluzioni semplici per utilizzi semplici“.

Il binomio ibrido-GPL da attenzionare

Per il momento dunque, le principali attenzioni di Dacia si concentreranno su alimentazioni alternative all’elettrico, guardando con particolare interesse alle soluzioni che combinano ibrido e GPL, col fine ultimo di ridurre le emissioni di C02 ma con l’accessibilità a guidare ogni scelta perché, come conclude Le Vot, “la logica è sempre quella dell’auto accessibile, ed il GPL costa la metà rispetto alla benzina”.

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